sabato 7 febbraio 2009

Cara Germana, sono totalmente d'accordo con te, e anche a casa siamo "orrorizzati" dall'atto di arroganza di Berlusconi, il quale, pur con una mossa formalmente legale, è andato palesemente contro quello che è un sacrosanto diritto di un cittadino della Repubblica italiana quale il signor Beppino Englaro. Come affermi giustamente tu, la democrazia è sotto le suole delle scarpe. L'unica cosa, non definirei l'Italia provincia vaticana, o meglio, in un certo senso hai ragione, ma qua il nemico è invece il signor Berlusconi, il quale ha semplicemente voluto attirarsi le simpatie dei cattolici (= elettori), e che non sono pochi. Poi certo, siamo il paese dove la Chiesa Cattolica ha una influenza eccessiva su certa opinione pubblica. Ad essere onesto anch'io la spedirei di nuovo ad Avignone, ma penso che né io né te abbiamo questo potere.

Ricordati la chiamata inopportuna ed irritante che il premier ha fatto pochi giorni fa al Processo (dovessi dimenticare la maiuscola!), annunciando al mondo intero una notizia che per come la stava dando doveva oscurare l'avvento di Obama alla Casa Bianca, ovvero che Kakà sarebbe rimasto nella grande famiglia rossonera. Ti chiederai: che c'entra? C'entra perchè come ha voluto sedurre i milanisti e gli appassionati di calcio, così stavolta ha fatto il piedino ai cattolici. Un abbraccio.

Diego Giuliani
 
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