giovedì 18 settembre 2008

Libertà di stampa? Non a Pomezia


Il presidente del Consiglio Comunale di Pomezia, Marco Mesturini (Ds), ha fatto allontanare dalla sede del Municipio Moira di Mario, collaboratrice del Messaggero, senza fornirle una motivazione. La giornalista intendeva seguire per la sua testata un incontro convocato dal sindaco di Pomezia, Enrico De Fusco (Margherita), riguardante il salvataggio di cento posti di lavoro, ma le è stato impedito l’accesso da una guardia giurata: era infatti priva di un – improbabile e inspiegabile ­– permesso scritto dello stesso Mesturini.
Non dimentichiamo che – nei limiti previsti dalla legge – l’accesso dei giornalisti alle sedute dei consigli comunali e a tutte le iniziative pubbliche di un Ente Locale è libero e garantito dalla legge (241/90, trasparenza degli atti amministrativi) e dalla Costituzione stessa (diritto dei cittadini all’informazione, articolo 21): quindi il presidente del consiglio comunale di Pomezia ha compiuto un abuso impedendo alla collega di esercitare il suo diritto-dovere di cronista.
Anche l’Associazione di categoria dei giornalisti della capitale, la Stampa Romana, ha espresso la sua solidarietà alla Di Mario e si è appellata al sindaco di Pomezia “perché intervenga censurando l’operato del presidente del consiglio comunale garantendo la piena agibilità professionale ai colleghi”.

Germana Brizzolari

Wikipedia Affiliate Button