sabato 12 novembre 2011

101 storie di cani che non ti hanno mai raccontato


Le migliori avventure si fanno con i migliori amici: lo raccontano Monica Cirinnà e Lilli Garrone nel loro nuovo libro, “101 storie di cani che non ti hanno mai raccontato”, che verrà presentato domani, domenica 13 novembre alle 11.30, alla libreria del Bioparco di Roma (largo Vittorio Gassman, piazzale del Giardino Zoologico). Dopo il corrispondente volume dedicato ai gatti, pubblicato sempre con Newton Compton, un viaggio entusiasmante per conoscere il profondo legame che unisce da sempre il cane all’uomo e per scoprire aneddoti, leggende e vicende che riguardano il nostro migliore amico.
La storia è ricca di racconti che lo vedono protagonista, a cominciare dai bassorilievi babilonesi e dai geroglifici che lo immortalano tra le divinità egizie. Questo libro farà conoscere i cani famosi e i randagi; quelli coraggiosi e quelli salvatori, come Salty, un Labrador che faceva da cane guida per non vedenti e che l’11 settembre 2001 guidò il suo padrone dal 71° piano del World Trade Center all’uscita. E poi ancora, le avventure dei fedelissimi e degli inseparabili, perché, come ha scritto Ferdinand Mery: «In principio Dio creò l’uomo ma, vedendolo debole, gli diede un cane». E come afferma l’etologo Konrad Lorenz: «La sua fedeltà è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell’amicizia con un essere umano

LE AUTRICI
 
Monica Cirinnà ha iniziato a militare come volontaria nel movimento animalista subito dopo la laurea in giurisprudenza. Nei primi anni novanta ha partecipato alla nascita dell’associazione gattofila Arca (Associazione Romana Cura Animali) e si è impegnata nella battaglia per ottenere la legge che vieta la soppressione degli animali randagi. Eletta in Campidoglio, è stata la delegata alle politiche per i diritti degli animali, per le quali ha creato un apposito ufficio comunale nel 1994. Oggi è consigliere comunale e presidente della commissione delle elette.
 
Lilli Garrone, giornalista, ha lavorato al Corriere della sera e all’Avvenire. Laureata in lettere ha scritto, con il produttore Leo Pescarolo, “La cucina di Marco Polo”. Il suo nome è Elisa, ma tutti l’hanno sempre chiamata Lilli.
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