domenica 8 giugno 2014

Torna il "Candido"


Dal 15 giugno, torna in edicola il “CANDIDO”, il giornale di politica e di satira diretto da Giovannino Guareschi dal 1945 al ’57. Lo annuncia l'editore Luciano Lucarini, che presenterà il progetto editoriale (un quindicinale) a Palazzo Ferrajoli (a Roma, piazza Colonna 335) Martedì 10 giugno, alle 18, insieme al direttore Alessio Di Mauro e al condirettore Egidio Bandini. La data del 15 giugno non è casuale: rimanda infatti al 1918 e alla battaglia del Piave, la più grande vittoria italiana, che avrebbe segnato la fine della Grande Guerra. Un modo per iniziare sotto buoni auspici la nuova avventura, divertendo i lettori in modo garbato, parlando di politica e costume in modo irriverente. 

NOTE

Era il 22 ottobre 1961 quando Giovannino Guareschi si congedò dai suoi lettori nell’ultimo numero del Candido edito da Rizzoli. Un giornale - la cui tiratura raggiunse le oltre 400mila copie - attraverso il quale lo scrittore, polemista e grande vignettista italiano aveva combattuto tante battaglie, creando non pochi imbarazzi e fastidi: nel Partito comunista come nella Democrazia Cristiana, tanto che per i suoi attacchi ad Alcide De Gasperi, Guareschi verrà condannato a un anno di carcere nel 1954. 

I libri di Guareschi (Parma 1908 – Cervia 1968) - dall’Italia Provvisoria ai 346 racconti del “Mondo piccolo” di don Camillo e Peppone, a quelli ambientati in famiglia, al “Diario Clandestino” scritto nei lager nazisti - offrono un'analisi acuta della società italiana all’indomani della seconda guerra mondiale e sino alla fine degli anni ’60. Sulle pagine del Candido venne pubblicata alla vigilia di Natale del ’46 la prima puntata di “Mondo piccolo” con protagonisti il parroco don Camillo e il sindaco comunista Peppone. I due personaggi rappresentano con note di colore due anime divise dalle ideologie, passionali, combattive, ma che sapevano anche superare le barriere delle stesse ideologie, uniti “dal buon senso della propria coscienza”. 
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