sabato 31 gennaio 2015

Carnevale di Fano: il più antico e il più goloso del mondo


Bello da vedere, dolce da gustare: è a Fano il Carnevale più antico e più goloso del mondo! L'appuntamento con l'allegria e il divertimento a misura di famiglia è nelle Marche: tre domeniche da non perdere l'1, l'8 e il 15 febbraio, per assistere a un'esplosione di colori, musica, arte, spettacolo e fantasia. Dedicato ai bambini, indiscussi protagonisti insieme ai loro nonni, l'evento è famoso per il “getto”, il tradizionale lancio di dolciumi (simbolo di buon auspicio) che letteralmente piovono dall'alto degli spettacolari carri allegorici e dalle mascherate in parata lungo i viali del centro storico. Una vera e propria tempesta (quasi 200 quintali!) di caramelle, torroni, cioccolatini e altre leccornie, pronte a diventare il goloso bottino del pubblico.

Ma quel che rende unico il Carnevale di Fano è anche il suo primato storico: è infatti il più antico del mondo, con una tradizione di oltre 600 anni: il primo caso documentato risale al 1347, in occasione della pace fra due famiglie rivali della città. Così, ancora oggi, i caratteri originali della festa sono rimasti intatti e appartengono alla memoria popolare: oltre al lancio dei dolci, anche il rogo del Pupo, detto Vulon, un fantoccio di cartapesta che nel giorno di martedì grasso viene bruciato in piazza per portar via con sé l'inverno o, come un tempo era credenza, le colpe degli abitanti. E ancora, la tipica Musica Arabita (“arrabbiata”), stravagante banda folkloristica che accompagna le sfilate suonando gli strumenti più bizzarri e strampalati: campanacci, barattoli di latta, caffettiere, brocche, ombrelli, bottiglie e quant'altro. Nata nel 1923 era il divertimento del popolo fanese che, facendo il verso ai salotti aristocratici, si inventò la propria musica con oggetti poveri e di recupero.


Da non perdere anche le sfilate collaterali della mattina: quella del 1° febbraio, dedicata ai nonni, e a seguire l'8 e il 15 con i mini-carri dei bambini e un'animazione tutta speciale. Il pomeriggio è poi la volta dei grandi carri allegorici, pronti a suscitare nel pubblico il sorriso e la meraviglia, grazie all'arte della satira e dell'umorismo. Non per nulla la loro creazione impegna per mesi i maestri carristi, veri e propri artisti della cartapesta: i lavori partono già in autunno, con la selezione dei bozzetti più belli da parte dell'Ente Carnevalesca (un'istituzione qua a Fano dal 1870).

Uno dietro l'altro, queste mastodontiche caricature sfilano su e giù lungo il centralissimo viale Gramsci, per concludere la parata con un ultimo giro, detto “della luminaria", quando ormai con il buio i carri si illuminano creando spettacolari giochi di luci e colori.  Antico ma sempre nuovo, il Carnevale di Fano non manca mai di riservare tante altre sorprese, fra colpi di scena e ospiti d'eccezione. Tra questi, è ancora avvolto nel mistero il nuovo Sindaco onorario della festa: chi avrà l'onore di ereditare la fascia tricolore da Silver, il papà di Lupo Alberto? P
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