martedì 16 giugno 2015

L'invenzione della gioia


"Amo il vino. La mia giovane passione per il liquido odoroso si è presto trasformata in un sentimento definitivo. Lo scopo di questo libro è insegnare a riconoscere il vino buono e a descriverlo usando con libertà la ricchezza della lingua italiana". Sandro Sangiorgi

La degustazione è continua scoperta, un atto che coinvolge per intero e richiede una mente duttile. Il vino ha un raro potere evocativo: ascoltiamo il suo arrivo nel bicchiere, guardiamo la tonalità del colore e il riflesso, facciamo delle ipotesi 
che forse saranno confutate dall’esame dell’odore, recuperiamo il valore della tattilità, sentiamo la ferita della durezza o l’accoglienza del sapore dolce, godiamo dei profumi che rimangono oltre l’assaggio e proseguono nei ricordi. Quando è davvero buono il vino diventa magnetico, resta dentro e coinvolge la nostra emotività. Sandro Sangiorgi nel suo !L'invenzione della gioia", per Porthos edizioni, ci insegna che degustare significa affinare gli strumenti per far fronte al mistero che ogni bottiglia racchiude: "Il liquido odoroso è umanità, poesia, memoria. Stare nel vino non è solo un dovere di chi lo produce, ma anche di chi lo consuma". 

Dopo le prefazioni del produttore Giuseppe Rinaldi, del filosofo Rocco Ronchi e dello scrittore e poeta Franco Marcoaldi, il libro si sviluppa in diverse sezioni. La prima – Approccio al vino – è dedicata all’assaggio, al riconoscimento e alla descrizione del vino buono ed è rivolta principalmente alle persone che hanno già scoperto una passione per il liquido odoroso. La seconda – Le parole del vino – nasce come risultato di un’intensa e appassionata indagine linguistica; vuole proporsi come una sorta di dizionario filosofico dei termini e degli aggettivi che si possono usare per qualificare il vino, evitando sterili tecnicismi e utilizzando appieno la ricchezza lessicale della lingua italiana. 

La terza parte del libro – La Dispensa – è rivolta soprattutto ai neofiti che necessitano di informazioni basilari sugli aspetti tecnico-produttivi e degustativi, che sono stati aggiornati grazie al contributo tecnico e scientifico di autorevoli rappresentanti del mondo della ricerca e della produzione vinicola. La quarta sezione infine – Visioni e letture – è una raccolta di quadri del pittore Marcello Spada associata a una piccola e personale antologia dell'autore di poesie o estratti di prosa di Borges, Cristina Campo, Alda Merini, Rilke, Sbarbaro, Dylan Thomas, Volponi, Gioacchino Belli, Wyslawa Szymborska, tra gli altri.

L'AUTORE
Sandro Sangiorgi (1962) è giornalista e scrittore. A 16 anni frequenta il primo corso dell’Associazione Italiana Sommelier, diventando istruttore nel 1981. Nel 1986 è co-fondatore dell’associazione Arcigola, divenuta in seguito Movimento Slowfood; pochi mesi dopo è tra i primi collaboratori del Gambero Rosso. Nel 1987 contribuisce alla nascita della Guida ai vini d’Italia, alla quale lavora fino al 1999. Nel 1988 mette a punto con Egidio Fedele Dell’Oste il progetto didattico di Arcigola-Slowfood, di cui è responsabile dal 1991 al 2000. Nel 2000 fonda il progetto Porthos, curandone il periodico e l’attività didattica.
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