venerdì 26 febbraio 2016

L'amore che strappa la carne


Insolito romanzo quello scritto da Andrea Salieri per Edizioni Clandestine. Se si riescono a superare le prime 7 pagine (e non è facile, perchè la scrittura, i vocaboli, la costruzione del periodare sono veramente anomali e "faticosi", quasi si trattasse di un trattato di filosofia), la storia dell'amore fra i due protagonisti (Alessio e Silvia) si dipana nei secoli, attraverso successive reincarnazioni. Ma mentre lui si ricorda i diversi "transiti" umani (dal poeta inglese Percy Bysshe Shelley al quattordicenne pellerossa Frutto insperato del deserto, della tribù dei Comanche, dall'attore teatrale John Wilkes Booth, che assassinò Abramo Lincoln, al sottufficiale della Wehrmacht Sigfried Wagner) lei non rammenta nulla, una situazione che porta la donna alla rabbia, alla depressione, ad una scelta estrema. 

Vicenda surreale e paradossale, anche se suggestiva grazie al suo essere intrisa di vicende storiche, ma resa poco fruibile dalla ricerca estrema - da parte dell'autore - del vocabolo desueto, dalla costruzione ardita e stravagante. 
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