Non riesco a capire perché l’asfalto sia sempre bagnato,
nonostante non abbia piovuto; forse per le lacrime
versate da schiere di grattacieli che, avvolti nella nebbia,
urlano la loro indifferenza, in questa finta notte di Natale.
"L’uomo vuole andare sulla luna senza calpestare le aiuole", di Salvatore D’Ascenzo (Erga Edizioni), è una raccolta di brevi racconti che ruotano intorno al paradosso. Protagonisti sono quelli la società lascia ai margini, in una sorta di parabola dell’uno contro molti. Il detenuto, il clochard, il ragazzo comune, pur ridotti sulla strada o schiacciati dagli incubi e dalla follia, stritolati dalle convenzioni sociali, riescono a cogliere il bello che la natura può offrire - come la pioggia o gli uccelli che si radunano a gruppi sopra una stazione. Gli "ultimi", con il loro sguardo impietoso, svelano la pochezza di una società più impegnata a rappresentarsi che a vivere, rivelandosi - così - vincenti pur nelle sconfitte quotidiane.
L'AUTORE
Salvatore D’Ascenzo, classe ’82, è istruttore cinofilo. Ha svolto attività umanitaria in Italia e all’estero, lavorando presso l’orfanotrofio “Kidane Mehret” di Addis Abeba e presso il Campo “Aida” di Betlemme. È stato inviato per la Casa editrice Evoé nel Nepal distrutto dal terremoto del 2015, dando alle stampe il reportage Mattoncini rossi, tradotto e distribuito anche in Canada. I fondi raccolti dalla vendita del libro hanno contribuito alla ricostruzione di una scuola a Kathmandu. Per la Casa editrice Evoé ha pubblicato la raccolta "Colpi di coda" e "I numeri dispari sono di troppo", libro scritto in collaborazione con otto detenuti di alta sicurezza del Carcere di Castrogno, a Teramo. Con la Infinito edizioni ha pubblicato "The beagle’s. Storia e leggenda di un Don Chisciotte a quattro zampe"; con Il Ciliegio edizioni il romanzo per bambini "La Ballata del sottosuolo".