I tempi di attesa per alcuni esami strumentali nel territorio capitolino sono biblici, e lo si sa bene, ma le amministrazioni locali tendono a minimizzare la questione o a dire: "l'emergenza è in fase di superamento". Pietro Bardoscia, Dirigente Regionale Ugl Sanità Lazio, ha fatto perciò condurre un’indagine su dieci esami frequentemente richiesti dai cittadini, per verificare i loro tempi di attesa nelle Aziende Sanitarie Locali, nelle Aziende Ospedaliere, negli IRCCS e nei Policlinici Universitari del territorio di Roma.
Premettendo che per gli esami diagnostici strumentali i tempi di attesa non dovrebbero superare i 60giorni, i dati ottenuti non sono molto incoraggianti. Sono soprattutto le risonanze magnetiche (RMN), in cui è stata aggiunta anche una quota fissa di 15 euro ad impegnativa, ad avere i tempi di attesa più lunghi: per una RMN della Colonna senza e con contrasto, all’ospedale Sandro Pertini (ASL RmB) si prevede un’attesa di 219 giorni, che salgono a 226 al Policlinico Tor Vergata e scendono (?) ai 163 dell’Ospedale Sant’Andrea (quasi quattro volte il massimo consentito). Per una RMN dell’Addome Superiore Totale le prime disponibilità si trovano nell’Ospedale Grassi nell’Asl RmD dove si attendono circa 150 giorni. 170 giorni al San Camillo Forlanini, 200 al C.T.O Andrea Alesini. Per un Angio Rm Distretto Vascolare i tempi non migliorano: si passa dai 130 giorni del San Camillo Forlanini ai 170 e 200 del Policlinico Calisino e Sant’Andrea.
Passando nel versante dell’Ecografie i risultati sono simili: per una Ecografia Addome Completo si va dai 120 giorni del Poliambulatorio Luzzati (Asl RmA) ai 150 del San Filippo Neri, mentre per una Ecografia Ostetrica si passa dai 43 giorni del Poliambulatorio Sant’Anna (Asl Rm A) ai 102 del Santo Spirito (Asl RmE). Alle molte richieste dei cittadini dell'esame EcoColordopplergrafia Cardiaca, la sanità pubblica romana risponde con tempi di attesa di 130 giorni del Presidio Offanengo dell’Asl Rm E e di 170 del San Giovanni Addolorata. Per Antonio Cuozzo, Segretario Provinciale Ugl Sanità Roma e Provincia, "Occorre migliorare questi tempi di attesa. L’unico modo possibile è un aumento delle disponibilità delle agende di tutte le aziende sanitarie locali, delle A.O., degli Irccs e dei Policlinici Universitari al Centro Unico Prenotazioni (CUP) della Regione Lazio, prevededo la possibilità di includere, per lo meno sulle prestazioni critiche, anche le strutture private accreditate.
Germana Brizzolari