lunedì 15 luglio 2013

Museo dell'omeopatia


A Roma, a piazza Navona 49, c'è il primo - e unico - Museo Italiano dell’ Omeopatia – Archivio Storico Italiano, nato da un progetto di Antonio Negro (1908 – 2010), fondatore dell’Accademia Italiana di Omeopatia e indiscusso leader dell’Omeopatia moderna. I figli, Francesco e Paolo, hanno portato avanti la strada cominciata dal padre che oggi, ad oltre 200 anni dalla sua nascita, rappresenta una realtà clinica apprezzata ed utilizzata da un vasto pubblico in tutto il mondo. In Italia circa otto milioni di persone adottano questo sistema terapeutico. 

Alcune Regioni, attraverso il Servizio Sanitario Nazionale, offrono al pubblico l’alternativa omeopatica, così come numerosi Ordini Provinciali di Medici e  Farmacisti promuovono iniziative riguardanti l’Omeopatia. In Europa esiste soltanto un altro museo di questo tipo, presso l’Istituto di Storia della Medicina di Stoccarda - Fondazione Bosch, che conserva le opere manoscritte di Samuele Hahnemann (1753 – 1834), padre dell’Omeopatia.

Il Museo conserva un materiale di grande interesse storico: archivi privati di medici omeopatici dell’800 e ‘900, giunti per donazione o affidamento; la Biblioteca comprende una ricca collezione di testi sul tema (in lingua italiana, tedesca, francese, inglese, spagnola). Di particolare rilievo la sezione hahnemanniana con rare prime edizioni e la sezione italiana antica relativa ai volumi editi in Italia nell’800, oggetto di una monografia scientifica curata dal Museo; l
a collezione di Kit o Trousse di medicinali omeopatici (oltre 200 esemplari) è la più importante tra quelle note, pubbliche o private. Il Museo conserva inoltre una ricca raccolta di Memorabilia e Documenti relativi alla medicina omeopatica dell’800 e del ‘900.

Ingresso gratuito. Necessaria prenotazione.
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