domenica 12 ottobre 2008

Antiquari nella Roma rinascimentale

Torna a Roma, dal 18 al 26 ottobre, a due passi da Castel S. Angelo, la mostra-mercato "Antiquari nella Roma Rinascimentale", nella splendida cornice del complesso monumentale Santo Spirito in Sassia (Borgo S. Spirito 1).
3000 opere, per oltre 2500 mq di stand, con 50 antiquari romani, italiani ed esteri, che esporranno arredi italiani ed europei di alto antiquariato, pezzi orientali, mobili francesi, inglesi ed italiani, tappeti orientali, dipinti e ogni altra opera ricercata da professionisti del settore, collezionisti o semplici amanti dell'arte. Ideata dall'antiquario Paolo Rufini, organizzata dall'associazione "Provarte", la mostra è presieduta da Esterino Montino, vicepresidente della Regione Lazio, col patrocinio dell'assessorato regionale alla Piccola e Media impresa, commercio e artigianato, della Presidenza del Consiglio, del Comune di Roma e del Municipio Roma XVII.

"Per la prima volta una mostra d'antiquariato si sposa con l'arte moderna, in un connubio tra passato e presente, quasi a rappresentare un ponte verso il futuro - spiega Paolo Rufini, ideatore dell'evento che la scorsa edizione ha totalizzato 20.000 ingressi – quest'anno lanceremo anche il marchio Provarte, dal nome e dallo spirito della nostra associazione, per promuovere, difendere e divulgare l'arte e la cultura, come strumento di certificazione, autenticità dell'opera e garanzia della qualità, per gli operatori e gli appassionati di antiquariato".

Affiancano la mostra due “collaterali”: "Spiriti Africani", con statue, maschere e oggetti sacri che raccontano il rapporto tra vita sociale e religione nella storia del continente nero, e "Arte Erotica", vietata ai minori di 16 anni; 260 statue inedite, in bronzo, avorio e terracotta, del francese Allan Maolè, dai due ai sessanta centimetri. Tra sacro e profano, dunque, per ammirare le linee e i colori che accendono la passione umana.

“Spiriti Africani” comprende 100 pezzi unici, tra maschere e sculture, passando dalla magia bianca a quella nera, ai feticci protettori della capanna e della famiglia. Oggetti di uso quotidiano, allestiti in cinque sentieri ideali che rappresentano un viaggio tra Divinità, Fertilità, Medicina, Iniziazione e Famiglia. La collezione è di Emilio Giani, è vissuto circa trent'anni in Africa, ed è curata dalla storica dell'arte Marta Montino. "Sono tutti pezzi unici – spiega Giani – recuperati dopo lunghe trattative, ecco perché valgono tanto": ad esempio, la statua della Dea Madre che regna sui defunti, alta oltre un metro, vale circa 120.000 euro. Diverse le simbologie: dalle maschere con doppie corna che difendono dai malfattori, ai feticci protettori della capanna e della famiglia, raffiguranti gli antenati, figure magiche legate alla magia nera e bianca, resi potenti dalla forza primordiale dello spirito dello stregone, che incutono rispetto e paura. I Feticci solitamente vengono infilzati nella terra, davanti alla dimora, per allontanare i malfattori e i nemici e per proteggere la famiglia da stregonerie negative. "La manifestazione artistica africana che ci è più familiare – spiega Marta Montino – è quella della maschera: chi la indossa, abbandona la propria identità e si trasforma nello spirito da essa rappresentato. E colui che la utilizza diviene un ponte tra le divinità ed il villaggio".

Per la mostra “Arte Erotica”, invece i titoli delle opere sono già espliciti: 'Prendimi', 'Provocazione', 'Eccomi'. 260 statue in bronzo, avorio e terracotta, dai 2 cm ai 60, per valori compresi fra i mille e i 100mila euro. Le statue femminili in bronzo sono di B. C. Cheng, un autore contemporaneo cinese che ha anche ottenuto riconoscimenti importanti in tema di Belle Arti. E a chi provocatoriamente chiede che differenza c'è tra erotismo e pornografia, Maolè risponde: "La rappresentazione 'erotica' dei corpi è rispettosa e artistica, come la mia collezione, mentre quella 'pornografica' fa leva su ben altri istinti e svilisce la dignità della persona, specie della donna."

Anche una galleria d'Arte Moderna nella mostra di antiquariato: con opere rare di Mario Schifano, Tano Festa, Mario Ceroli, Cesare Tacchi e Gino Marotta, "La Nuvola" di via Margutta a Roma sarà protagonista di un’area dedicata al moderno. I proprietari Fabio Falsaperla e Nicoletta Maria Gargani, daranno spazio anche a giovani artisti, come Emilio Leofreddi, Ivan Barlafante e Fabio Mauri.


Germana Brizzolari
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