Applausi e tanta commozione al Salone Margherita in occasione della consegna del premio "Luciano Cirri", intitolato alla memoria del famoso giornalista e scrittore, nonché fondatore - insieme a Mario Castellacci, Piefrancesco Pingitore e Piero Palombo - del Bagaglino (il teatro cabaret che negli anni Sessanta inventò un nuovo modo di fare satira a Roma).
L’iniziativa nasce nel 1984, ad un anno dalla prematura scomparsa di Cirri, per premiare personalità del mondo dello spettacolo e del giornalismo distintesi in nome dell’anticonformismo e dell’esigenza di libertà ed è organizzata dall’associazione “Amici della Caravella”, guidata da Franco Ferrari. Fra i vincitori delle passate edizioni: Aldo Fabrizi, Oreste Lionello, Indro Montanelli, Roberto Gervaso, Massimo Fini, Bruno Vespa, Marcello Veneziani, Magdi Allam, Andrea Bocelli, Maria Grazia Cucinotta e tanti altri.
Quest'anno le "Caravelle" sono state consegnate a Renata Polverini, segretario generale Ugl, la prima e più giovane donna alla guida di un sindacato italiano, con la motivazione "per l’impegno sociale”.
Altro premiato, con la “Caravella per la saggistica”, il giornalista Marco Ferrazzoli, capoufficio stampa del Cnr, già redattore del quotidiano “Libero” che ha ripetuto una famosa frase di Guareschi, sul quale ha scritto un saggio: “Mi sento come se, invece di essere un cretino qualunque, fossi un cretino importante”. “Era tutta la vita che aspettavo questo premio, non arrivava mai”, ha esclamato invece soddisfatto Fausto Gianfranceschi, oggi ottantenne, per un quarto di secolo capo della Terza Pagina del quotidiano “Il Tempo” e amico di Luciano Cirri. Applausi anche per Michele Soavi (“Caravella per la regia”) che ha dedicato il riconoscimento a suo padre Giorgio, giornalista, poeta e scrittore. Per il cinema, premiata Alina Nedelea.
Oltre ad aver intrattenuto i presenti con alcuni storici brani legati alla tradizionale irlandese, scozzese e bretone, il gruppo “Contea Modern European Folk”, guidato da Francesco Mancinelli, ha ricevuto la “Caravella per la ricerca e la storia della musica”.
Germana Brizzolari
