lunedì 25 maggio 2009

L’altra faccia della PA: le lamentele


Rimborsi Irpef attesi anche 6 anni invece dei 4 indicati come limite massimo; un permesso di soggiorno rilasciato a Roma dopo 5 anni in luogo dei previsti 90 giorni; un cambio di residenza atteso a Firenze 223 giorni piuttosto che “solo” i 180 gg. previsti; una richiesta di accesso agli atti evasa a Forlì dopo 99 giorni e non dopo i 30 stabiliti; un permesso di parcheggio per disabili sospirato ben 200 giorni quando il provvedimento provvisorio dovrebbe essere concesso entro 30 giorni dalla domanda; una richiesta di pagamento del bollo auto che perviene anche due anni dopo la scadenza dei termini di prescrizione, fissata a 3 anni.

Il IX Rapporto di Cittadinanzattiva-PiT Servizi evidenzia una realtà di disappunto: nel 2008 si è verificato un +19% di lamentele rispetto al 2007. All’indomani del ForumPA, teatro delle eccellenze, è questa l’altra faccia della Pubblica Amminitrazione, a dimostrazione di come il processo di innovazione ed ammodernamento, avviato da anni all’interno degli uffici pubblici, sia ancora lontano dal ritenersi compiuto. Permane, in particolare, una enorme asimmetria informativa tra enti pubblici e cittadini. Non a caso, nella PA le violazioni dei diritti riscontrate dagli utenti si concentrano principalmente nella violazione del diritto all’informazione e, conseguentemente, del diritto alla tutela dei propri interessi legittimi.Gli ambiti della pubblica amministrazione dove i cittadini hanno evidenziato le maggiori criticità sono le multe (27%), il fisco (23%), le pratiche amministrative (20%) e il welfare (15%).

“Solo considerando il cittadino come uno degli agenti che concorrono a cambiare il sistema, la PA potrà vincere la sfida dell’autoreferenzialità - ha dichiarato il segretario generale di Cittadinanzattiva Teresa Petrangolini -. Da più parti si sente finalmente dire che la PA è troppo importante perché possa essere lasciata da sola, ora è bene tradurre questa affermazione nel concreto, coinvolgendo i cittadini nei nuclei di valutazione e in attività di audit civico, la vera novità che ci aspettiamo dal ministro Brunetta. Non a caso, le lamentele dei cittadini confermano l’inadeguatezza delle attuali modalità di valutazione della qualità dei servizi erogati dalla PA”.

Germana Brizzolari
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