lunedì 22 ottobre 2012

Il mio regalo sei tu


Oggi vede suo padre per la prima volta. Sono diciotto anni che aspetta questo momento. Una settimana fa l’ha visto in televisione, l’ha cercato e ora eccola lì, che sposta il peso da un piede all’altro nella portineria di uno studio televisivo. Lui ha qualcosa da finire, le chiede soltanto un attimo; diciotto anni e un attimo. “Hai fatto bene a cercarmi tu, perché io non l’avrei mai fatto” le dice poi.

Un padre che non c’è. Una figlia diciottenne che lo va a cercare. Resiste alla sua indifferenza; ora che l’ha trovato, non vuole perderlo mai più. Le pare di colmare una mancanza, ci si aggrappa mentre lui scivola via. Poi, miracolo: di colpo il padre sembra rinsavito. Ma le persone possono cambiare?

Uscirà in libreria il prossimo 25 ottobre "Il mio regalo sei tu", di Sarah Spinazzola per l'editore "Marcos y Marcos", un romanzo nato da un’esperienza reale alla quale l'autrice ha cambiato i nomi e le circostanze - perché la storia di Lidia è immaginata, ma la sofferenza è vera. È vero che anche per Sarah l'incontro con un padre sconosciuto è stato un mare che bisognava attraversare. Un intrico da sciogliere, mettendo in fila tutte le parole. Per poi, un po’ più leggeri, scoprire che si può ricominciare.

“Penso: Vuole stare con me. Sento delle cose come quando si piange solo che a metà strada mi viene da ridere. Vuole stare con me vuole stare con me. Mi alzo di scatto e vado verso il bagno, come se mi aspettassero tutti di là. La tanto attesa camminata di un re, lunghi passi, mantello pesante dietro le spalle, il rimbombo dei talloni. Mi guardo allo specchio. Gli occhi rossi, le guance rosse, la faccia arrotolata, la testa verso il soffitto, gli occhi che si chiudono. Grazie, grazie, grazie, grazie ”.

L'AUTRICE

Sarah Spinazzola è nata a Milano nel 1983. Da piccola aveva le idee molto chiare; verso i dieci anni le idee si sono confuse un poco, lei ha cominciato a vestirsi di nero ed è diventata timida. Poi ha scoperto che la timidezza non serve e, tra nebbie, misteri e improvvisi colpi di scena ha ricostruito la mappa della sua famiglia. Così ha potuto stabilire, come nelle migliori mappe: Io ora sono qui. e voglio scrivere. Hpubblicato racconti nell’antologia Scontrini. Racconti in forma d’acquisto, e nell’«Accalappiacani», settemestrale di letteratura comparata al nulla. 
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