lunedì 5 novembre 2012

Pitigliani Kolno'A Festival


In scena fino al 7 novembre alla Casa del Cinema di Roma, il Pitigliani Kolno'A Festival, la kermesse di cinema - giunta alla settima edizione - diretta da Dan Muggia e Ariela Piattelli, che propone decine di nuovi titoli e prestigiosi ospiti. Unica rassegna cinematografica in Italia dedicata al cinema israeliano e di argomento ebraico, prodotto da Il Pitigliani - Centro Ebraico Italiano e realizzato con il sostegno di Roma Capitale presenta film e documentari, organizza laboratori e avrà come ospite d'onore il Dipartimento di Cinema e Televisione dell'Università di Tel Aviv.

"In questa edizione - sottolineano i direttori artistici del PKF - raccontiamo un anno di grande successo del cinema israeliano. Un successo dovuto non solo ai premi che i registi hanno vinto, ma anche ai numerosi festival che ospitano i film israeliani in tutto il mondo. Apriremo la rassegna con Footnote di Joseph Cedar, nominato agli Oscar nel 2011 e presenteremo La sposa promessa di Rama Burshtein, e ci sarà un omaggio a David Ofek, una delle voci più originali del cinema israeliano. Sharqiya, premiato al Festival di Gerusalemme 2012, è un esempio di cinema low budget, diretto da Ami Livne, quindi, l'esordio di Meni Yaeshcon God' Neighbors, ma anche Restoration, di Joseph Madmony, che esplora il mondo della paternità, Premio per la Miglior Sceneggiatura al Sundance 2011. Di Neorealismo si può parlare con The Cutoff Man, di Idan Hubel.

Tre documentari su registi ebrei costituiscono la sezione Storie di Cinema: Roman Polanski, Woody Allen e Stanley Kubrick si raccontano: Roman Polanski: A Film Memoir, di Laurent Bouzereau è la conversazione tra il regista franco-polacco e il produttore e amico Andrew Braunsberg, spunto per rivisitare la vita e la carriera dell抋utore di Cul de Sac. Woody Allen: A Documentary, di Robert Weide, racconta il percorso della carriera del regista dagli inizi negli anni Cinquanta come autore televisivo, cabarettista, comico e ospite abituale di talk show televisivi, fino a quello di sceneggiatore e regista con una media di un film all抋nno da oltre quarant抋nni. Stanley Kubrick: Life in Pictures di Jan Harlan (cognato del grande regista), contiene aneddoti, storie e testimonianze sul regista di Arancia Meccanica che oscillano tra la sfera professionale e privata, con la voce narrante di Tom Cruise, protagonista del suo ultimo film, Eyes Wide Shut.

Per la sezione Percorsi ebraici saranno presentati al pubblico alcuni documentari recenti: dall'incredibile storia dei Profughi a Cinecittà, di Marco Bertozzi, che racconta di quando, nel 1944, migliaia di uomini, donne e bambini, scampati alla guerra e ai campi di concentramento, trovarono rifugio negli studios di Cinecittà, all'ultimo volo del bambino artista Petr Ginz in The Last Flight of Petr Ginz, diretto da Sandy Dickson e Churchill Roberts. Nel 2003 l'astronauta israeliano Ilan Ramon decise di portare con sé, nello spazio, un disegno di un bambino ucciso ad Auschwitz. La missione aerospaziale si concluse in tragedia e Ilan non tornò mai a terra. Tra gli altri titoli, Life in Stills, opera prima di Tamar Tal, film sui sentimenti e sugli effetti nefasti della modernità sullo sfondo dell'eredità di uno studio fotografico. Girato tra Sudafrica e Israele, One day after peace, di Miri ed Erez Laufer racconta di Robi, nata nel Sudafrica del periodo dell'apartheid, quindi trasferitasi in Israele, dove ha perso il figlio David, soldato di riserva ucciso nei territori occupati. Marocco e Israele sono protagonisti in Tinghir-Jerusalem les échos du Mellah, di Kamal Hachkar, che racconta di una sconosciuta comunità berbera ebrea. 

INGRESSO GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Info: 06.5800539 
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