domenica 24 febbraio 2013

Il Giro del Mondo in 80 minuti



Gli uomini viaggiano per stupirsi degli oceani e dei monti, dei fiumi e delle stelle e passano accanto a se stessi senza meravigliarsi.
(S.Agostino)

In prima mondiale, al Teatro Olimpico di Roma, dal 7 al 24 marzo, l'Orchestra di Piazza Vittorio presenta il suo "Giro del Mondo in 80 minuti", con la direzione artistica e musicale di Mario Tronco, gli  arrangiamenti di Pino Pecorelli e Leandro Piccioni e la drammaturgia di Giulia Steigerwalt e Daniele Spanò. La nuova creazione del gruppo musicale multietnico racconta un ideale viaggio di 80 minuti, intorno al mondo, attraverso gli uomini, gli artisti e le loro musiche. 

Sulla nave in partenza verso l'ignoto si imbarcano i musicisti, pronti a raccontare il mondo attraverso le musica e le loro vicende. Ad accoglierli - con le loro valigie cariche di oggetti, suoni e ricordi - Mario Tronco, il loro condottiero/comandante. E’ notte, e sulla banchina del porto di Belesh illuminata dalla sola luna, è ormeggiata una zattera. L’equipaggio suona una canzone dolce, cantata da una donna con un abito rosso, sembra appena fuggita da un party, canta per tenersi sveglia. “Non voglio dormire, voglio solo abbracciarti e sognare”. In penombra, un ragazzo africano dall’aspetto principesco osserva la scena e si unisce al suo canto sottovoce per non farsi scoprire. 

Un uomo vestito da Gladiatore legge un annuncio: “Alle 21 parte una barca per un lungo e meraviglioso viaggio dalla meta sconosciuta, il biglietto è gratuito, l’unica condizione per potersi imbarcare e portare con sè una canzone. Un solo bagaglio è consentito”. Simon guarda l’orologio e si accorge che mancano soltanto 80 minuti. Ha pochissimo tempo, il suo sogno è partire, ma non ha nulla con sé. Solo il suo abito da lavoro: quello che usa per farsi fotografare con i turisti, vicino al Colosseo. Al porto è quasi il tramonto, e sulla zattera si lavora per la partenza. Iniziano ad arrivare i primi viaggiatori.

Un giovane cubano con una valigia alta due metri da cui escono musicisti. Due arabi che cercano di corrompere il capitano per imbarcare più valige. Un improbabile cantante di tango. Uno scettico indio. Un africano con una piccolissima valigia magica grazie alla quale riesce a cantare in qualsiasi lingua. Ognuno di loro ha qualcosa di straordinario con sè. Un viaggio in cui l’Orchestra di Piazza Vittorio si racconterà attraverso il suo modo di fare e pensare la musica. Si possono percorrere milioni di chilometri in una vita, senza mai scalfire la superficie della vita stessa, ne imparare nulla dalle genti sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare, chiunque abbia una storia da raccontare. Simon ce la farà ad arrivare in tempo?

L'Orchestra di Piazza Vittorio è composta da 20 musicisti e cantanti che provengono da 10 diverse nazionalità:

Houcine Ataa - Voce
Fausto Bottoni - Trombone
Emanuele Bultrini - Chitarre
Peppe D’Argenzio - sax baritono e soprano, clarinetti
Sylvie Lewis - voce, chitarra
Omar Lopez Valle – voce, tromba, flicorno
Ernesto Lopez Maturell - voce, bongos, timbales, congas
Sanjay Kansa Banik - tablas
Zsuzsanna Krasznai - violoncello
John Maida - violino
Gaia Orsoni - viola
Carlos Paz Duque - voce, flauti andini
Pino Pecorelli - contrabbasso, basso elettrico
Leandro Piccioni - pianoforte e tastiere
Raul Scebba - voce , vibrafono, percussioni
El Hadji Yeri Samb - voce, djembe, dumdum, sabar
Kaw Dialy Mady Sissoko - voce, kora
Ziad Trabelsi - oud, voce
Wikipedia Affiliate Button