martedì 8 dicembre 2009

Psicofarmaci e minori, tra abuso e disinformazione


“Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità i disturbi del comportamento infantile nel mondo sono in aumento: In Europa i bambini che soffrono di questi disturbi sono tra il 10-20% ed entro vent'anni il fenomeno raggiungerà il 50%. In Italia i bambini che assumono psicofarmaci sono tra i 30.000 e i 60.000, il 9%”. Sono alcuni dei dati resi noti da Roberta Angelilli, Vicepresidente del Parlamento europeo e rappresentante del Forum europeo per i diritti dei minori. Il Prof. Vincenzo Mastronardi, Presidente dell’Osservatorio sui Comportamenti e la Devianza dell’Università La Sapienza, nel suo intervento alla conferenza di presentazione dei dati della ricerca “Psicofarmaci e minori: tra abuso e disinformazione”, ha sottolineato che “il disagio comportamentale non è sempre una malattia; spesso i bambini hanno semplicemente un carattere poco estroverso o al contrario molto vivace, oppure un approccio più chiuso. In alcuni casi, i minori somatizzano lo stress e le ansie degli adulti e nella maggior parte dei casi basta offrire al minore un supporto pedagogico-educativo adeguato, sia da parte dei genitori e della famiglia, che del sistema scolastico”.

Il Lazio (9%) è tra le regioni d’Italia con il maggior numero di bambini in cura per ADHD, insieme alla Lombardia (17,7%) e al Veneto (10,2%). Agli ultimi posti la Basilicata (0,2%) e il Molise (0,2%). La Regione Lazio e i suoi sei Centri di Riferimento (uno a Latina, Viterbo e Mentana e tre a Roma) non ha ancora nessuna legge o linea di indirizzo in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti.

Tra i disturbi comportamentali classificati come malattie da curare, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD, che ancora non si può classificare comunque come malattia) e l’ansia o depressione. Secondo l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMEA), solo nel 30% dei casi diagnosticati si tratta realmente di ADHD, mentre spesso i sintomi vengono confusi con atteggiamenti caratteriali. E l'uso di psicofarmaci può avere gravi effetti collaterali per i bambini: danni epatici, rischi cardiaci, disturbi sessuali, tic nervosi e convulsioni. Nel corso dell’incontro, inoltre, è stato presentato il libro “Disturb” realizzato per la campagna “Perché non accada”. Il volume, che ha come protagonisti i fumetti (Cattivik di Silver e i personaggi dello “Zoo Pazzo” di Gomboli), vuole informare e sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze dell’uso di medicinali sui bambini ritenuti malati della sindrome da deficit di attenzione e iperattività.

Germana Brizzolari
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