A molti romani già "il papà" di questo libro (Centouno cose da fare a Roma almeno una volta nella vita, di Ilaria Beltramme) aveva aperto orizzonti, spianato grigi pomeriggi della domenica, risolto serate passate a dire: "Che si fa? Dove si va?" (cfr anche con Carlo Verdone e i suoi "Viaggi di nozze").
Adesso la Newton Compton Editore approfondisce e amplifica quel simpatico vademecum, proponendo "1001 cose da vedere a Roma almeno una volta nella vita" scritto da Sabrina Ramacci.
In pratica, quasi tre anni (!) di cose da fare. Il tutto in oltre mille pagine, arricchite da schede e illustrazioni a colori, ricco di aneddoti e curiosità: dove si mangia il mejo baccalà fritto? Dov'è il Tempietto del Carmelo (e per i più ignoranti, come la sottoscritta, romana de Roma da 15 generazioni, cos'è)? Cosa è esposto nel Museo Barracco? Cose che le guide "canoniche" non segnalano, il tutto suddiviso per temi: ad esempio "monumenti antichi e moderni", "chiese e chiostri" (prevedibilmente un numero gigantesco), "ponti e corsi d'acqua", "ville e giardini", "fontane e scalinate", "musei e gallerie", e poi "catacombe e terme", "torri, obelischi e templi"; shopping e ristoranti.
E per chi volesse conoscere l'autrice, mercoledì 3 febbraio alle 19 c'è la presentazione del libro, presso "Estile bookstore" (in Via Chiana 15, a Roma).
Della stessa collana: "Roma in un solo weekend. Tutte le cose da fare nella città eterna in 48 ore"; "Centouno perché sulla storia di Roma che non puoi non sapere"; "Centouno perché sulla storia di Roma che non puoi non sapere"; "Centouno luoghi dove innamorarsi a Roma per tutta la vita"; "S.P.Q.R. Sacri e profani questi romani"; "Centouno motivi per odiare la Lazio e tifare la Roma" (o yeah!) oltre a testi "simili" per Milano, Venezia, Napoli.