giovedì 7 gennaio 2010

QR Code, il mondo dietro un'icona


Un pezzo di multimedialità e di ipertestualità arriva anche nelle pagine di riviste e giornali (ma non solo). E' il QR CODE, il Quick Response, un codice a matrice creato dai giapponesi della Denso-Wave nel 1994, liberamente disponibile in rete (il diritto di brevetto non è esercitato). Per chi non "mastica" di tecnologia, questo codice permette di generare - ad esempio da una frase scritta, ma anche da filmati - un'immagine come quella qui sopra; dopo aver installato sul proprio telefonino un software gratuito di riconoscimento (vedi dopo per la procedura), semplicemente scattando una fotografia dal proprio cellulare (che deve essere relativamente "nuovo" e in grado di navigare su internet), si ha accesso alla serie di contenuti caricati. In altre parole, un'immagine bidimensionale contiene altre informazioni, anche tridimensionali e "in flusso".

Il codice nacque per la gestione delle scorte industriali, ma recentemente ne sono stati intuiti i risvolti comunicativi ed interattivi: alcune pubblicità cominciano ad essere veicolate in questo modo (Ikea e Coca-Cola offrono un coupon-sconto), mentre il settimanale "Panorama" rende disponibili contenuti aggiuntivi, video, dei suoi articoli. E non manca chi inserisce questa piccola icona anche nel proprio biglietto da visita, che così può avere allegati, ad esempio, le foto e il curriculum della persona (per generare il proprio Qr Code si può ad esempio collegarsi a http://qrcode.kaywa.com/).

Per abilitare il proprio telefonino alla decodifica dei QR Code, è sufficiente inviare la scritta LIVE al numero 349.2410601 oppure andare, con il proprio cellulare, all'indirizzo internet http://get.quarkode.mobi. Dopo alcuni secondi, arriverà, sul proprio apparecchio mobile, un messaggio che darà l'indirizzo dove scaricare la versione giusta per il proprio cellulare. A quel punto si possono leggere tutti i QR Code, ricordando che ogni volta che si accede ad un contenuto disponibile su un server si paga la connessione internet.
Buon divertimento!

Germana Brizzolari
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