sabato 26 giugno 2010

Le parole salvate

Cafurchio, capogatto, mancuso. Vocaboli dialettali anguillarini che rischiano l'oblio. Oppure detti come "Vòi vedè li fiji poverelli? Pescator sull'onda e cacciator d'uccelli". Soprannomi come "Brutticarzò" e "Cacatigna", pietanze come la "Cicerchiata" illustrata nei "Sonetti dorci" di Maria Teresa Constantini. Giochi d'un tempo come "esce l'orso" e racconti come quelli messi in scena dalla compagnia L'Acquario in "Stracci bianchi e neri dell'Anguillara di ieri".
Sono alcune delle storie e dei detti citate ne "Le parole salvate", il libro scritto a quattro mani da Vincenzo Luciani e Riccardo Faiella che sarà presentato domenica 27 giugno alle ore 11 al Museo Storico della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare "Augusto Montori". Un'iniziativa organizzata dall'Associazione Culturale Sabate nell'ambito del calendario di Giorniverdi Estate 2010 del Parco di Bracciano-Martignano. Il libro "Le parole salvate - Dialetto e poesia nella Provincia di Roma" (Edizione Cofine) esplora, raccoglie e preserva tutto ciò che ancora di dialettale esiste in un'area che comprende 28 comuni del Litorale Nord, della Tuscia Romana e della Valle del Tevere e due Municipi romani. Ne esce un panorama che restituisce territori antichi, intrisi di civiltà contadina e non ancora corrotti dal flusso della deurbanizzazione in atto della capitale.
"La sensazione provata nel compiere il nostro lavoro - scrivono i due autori che presenteranno
il libro il 27 giugno - è quella di chi è impegnato in un'opera di salvataggio di frammenti, di tessere scampate ad una distruzione sempre più devastante". "Non si tratta, come vorrebbero alcune proposte leghiste, di imporre il dialetto nelle scuole - commenta Graziarosa Villani, presidente dell'Associazione Culturale Sabate - ma di esaltare le diversità linguistiche e dialettali che identificano un territorio in relazione all'economia locale che fu. In gran parte incentrata attorno al lago la "lingua" dei paesi di Bracciano, Anguillara e Trevignano, legata invece molto all'attività mineraria quella allumierasca che continua a vantare un nutrito stuolo di poeti a braccio, cantori in ottava rima studiati a fondo nel volume "I poeti contadini" di Giovanni Kezich. Un modo nell'Anno Europeo della Biodiversità - conclude Villani - per lavorare anche a preservare la diversità linguistica".
In occasione della presentazione si terrà un breve saggio teatrale a cura degli attori della Compagnia L'Acquario. Ed in chiusura dolcetti preparati da Maria Teresa Costantini, autrice dei "Sonetti dorci" accompagnati da vino locale.
La partecipazione all'incontro è libera.
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