Solo in auto blu e voli di Stato, la classe politica italiana spende la stessa quantità d'energia che serve per i consumi di due terzi della Val d'Aosta. Il bilancio climatico della casta è calcolato sulla più grande flotta europea di vetture di servizio istituzionale, un vero primato italiano, e sull'utilizzo di Airbus e Falcon, senza prendere in considerazione le emissioni di gas serra prodotte negli spostamenti settimanali di 1.000 tra deputati e senatori, ministri e grand commis.
A puntare il dito contro il costo in termini climatici della casta di casa nostra è AzzeroCO2, l'azienda italiana partecipata da Legambiente che calcola le emissioni serra di enti, società e privati e indica le soluzioni per assorbirle o ridurne l'impatto. E lo fa in occasione del Summit di Cancun, dove il Governo italiano è presente con una delegazione di 60 membri (più numerosa di quella che ha partecipato al vertice di Copenaghen, lo scorso anno). Solo per questa missione e solo in termini di viaggi aerei, il costo in termini di emissioni "climalteranti" è stato di circa 119.000 chili di CO2 equivalente. “La differenza sta nel fatto che i meccanismo della Conferenza internazionale prevedono anche il riequilibrio delle emissioni di gas serra, attraverso azioni di riforestazione o di sostegno alla produzione di energia rinnovabili: "un meccanismo per ora sconosciuto all'amministrazione centrale italiana"”, ha commentato il direttore di AzzeroCO2 Andrea Seminara.
In Italia abbiamo il parco di auto blu più grande d’Europa. Se le 90.000 vetture in dotazione a organi istituzionali e Pubblica amministrazione potessero stare una sopra l’a'ltra, raggiungerebbero l’'altezza dell'’Everest. Escludendo le 60.000 auto “grigie” (senza autista, a disposizione degli uffici per attività strettamente operative, cioè visite ispettive, controlli, manutenzioni, sopralluoghi), sono ben 30.000 le auto che sfrecciano ogni giorno per accompagnare politici e parlamentari a svolgere le loro funzioni istituzionali. Di queste, 10.000 sono le vetture di rappresentanza politico/istituzionale a disposizione di autorità e alte cariche dello Stato e circa 20.000 quelle di servizio con autista per politici con incarichi dirigenziali, ad esempio ministri. Ognuna di queste vetture percorre mediamente ogni anno circa 10.000 chilometri (nel dettaglio, quelle di massima rappresentanza percorrono in media poco meno di 14.000 chilometri, mentre le auto blu non superano i circa 7.500). Risultato in termini climatici: emissioni per 47.823.000 chili di CO2, pari ai consumi energetici di 2.000 negozi aperti 8 ore al giorno. A ciò si aggiunge che per il contribuente il costo medio di un’'auto di massima rappresentanza (addetti, gestione, mantenimento e manutenzione) raggiunge 142.000 euro l’anno. Una realtà che pesa sul portafogli degli italiani e sull’'ambiente.
Per quello che riguarda invece i voli di Stato, i dati relativi al 2009 hanno registrato una media di 450 ore di volo al mese (circa 5.400 l’'anno) su Airbus e Falcon, con relative emissioni di CO2 per 725.558 chili. Un anno di soli voli istituzionali produce le stesse emissioni che derivano dall'abbattere ogni 12 mesi una foresta di 5.600 alberi. AzzeroCO2 ha calcolato che i consumi per gli spostamenti istituzionali in auto e in aereo inquinano quasi quanto l’'intera Val d’Aosta: le 48.548 tonnellate di CO2 emesse ogni anno da auto e aerei equivale infatti al 60% delle emissioni causate dai consumi elettrici domestici della regione alpina.