domenica 10 luglio 2011

Ambra Jovinelli, la nuova stagione teatrale


Dopo una prima stagione dall’andatura veloce, che ha ottenuto ottimi consensi grazie anche alla determinazione di Officine Culturali e al desiderio di tanti artisti e di altrettante produzioni di accettare la sfida di una "ricostruzione" dello storico Teatro Ambra Jovinelli (a Roma, in piazza Guglielmo Pepe), è stata presentata una seconda stagione carica di vitalità e di buoni propositi. Fabrizia Pompilio e Gianmario Longoni, con la collaborazione di Marco Balsamo, hanno infatti rinnovato l’appuntamento con la capitale proponendo, un cartellone 2011-2012 ricco di eventi di grande qualità, unendo due poli distanti, ma in simbiosi: quello della tradizione e quello delle testimonianze dei nostri giorni. Una linea che prende spunto dai testi classici e dai protagonisti della cultura teatrale e che si lancia poi verso le giovani voci dei beniamini del mondo della cultura di oggi.



Per il primo aspetto, ecco il teatro di De Filippo, Pirandello, Totò, fino ad Ariosto, passando per le maglie rigeneratrici dei suoi nuovi interpreti, dai volti del cinema a quelli della canzone a televisivi. Poi, una sezione dedicata alle formazioni comiche che rileggono il presente con occhio smaliziato e sardonico, dalla tradizione partenopea a quella romana, da quella siciliana a quella lucana. Inaugurerà la stagione una frizzante Simona Marchini diretta da Gigi Proietti ne "La mostra", trionfo della passata stagione, un inno all’ironia, alla vita e all’arte. A seguire una graditissima ripresa, Leo Gullotta con "Il piacere dell’onestà" di Pirandello, una lente di ingrandimento sulla differenza stridente – così attuale – tra l’essere e l’apparire, che il Teatro Eliseo produce, con largo consenso, per la terza stagione con la regia di Fabio Grossi (dal 25 ottobre al 6 novembre). E ancora: "Semo o nun semo", uno spettacolo cult di Nicola Piovani che propone un gioiellino musicale, con brani di una tradizione canora mai dimenticata, interpretati da Pino Ingrosso, Donatella Pandimiglio, Carlotta Proietti, Raffaela Siniscalchi e Massimo Wertmuller (dal 10 al 20 novembre).

A questo punto arriva la prima voce del nostro tempo, Rocco Papaleo è impegnato in "Una piccola impresa meridionale", testo scritto a quattro mani con Valter Lupo (che ne firma anche la regia). Un esperimento di teatro-canzone, dove le canzoni raccontano storie buffe e romantiche e sono solo ‘morbidi cuscini, piscine termali o liquori leggeri’ (dal 24 novembre al 4 dicembre). Grande festa per la tanto attesa riunione de "La Premiata Ditta": Roberto Ciufoli, Francesca Draghetti, Tiziana Foschi e Pino Insegno celebreranno con … "facciamo 31!" la ripresa dell’attività del gruppo e soprattutto i primi 30 anni di storia insieme con ‘pezzi inediti, cavalli di battaglia e numeri insospettabili’ (dall’8 al 18 dicembre). Le festività natalizie saranno all’insegna della grande tradizione napoletana, con Luigi De Filippo, maestro del teatro dei De Filippo, che porta in scena con la sua numerosa compagnia una commedia sul ‘Dio denaro’, scritta da Armando Curcio, nella riduzione del padre Peppino, "A che servono questi quattrini?" (dal 26 dicembre al 15 gennaio). 

A seguire un inno ad un altro mito, quello di Totò, nella pièce "Compagnia Totò" scritta e diretta da Giancarlo Sepe, con in scena Francesco Paolantoni e Giovanni Esposito ad interpretare le maschere napoletane, i gesti, gli sguardi, in una ‘messa laica’ in onore del Principe De Curtis, ‘nell’atto d’amore perenne che è quello di divertire la gente’ (dal 19 al 29 gennaio). Un altro momento dedicato alla tradizione musicale, questa volta partenopea, è quello che Nino D’angelo dedica alla sua carriera dalle molteplici sfaccettature, dalla sua passione per Raffaele Viviani e Sergio Bruni, agli anni neomelodici, fino al ‘Nino di oggi’. "C’era una volta … un jeans e una maglietta" sarà dunque un "one man show" autobiografico (dal 2 all’12 febbraio). L’adattamento teatrale e la regia di Marco Baliani portano in scena l’epopea cavalleresca dell’Ariosto con Orlando Furioso interpretato da un cavaliere dei nostri tempi, Stefano Accorsi, che ‘monologando, narrando, melologando, digressionando, le rime ottave del grande poeta …’ declinerà i temi dell’amore (dal 16 al 26 febbraio). 


Poi il duo siciliano Ficarra e Picone che tornano a teatro, dopo quattro anni, con il nuovo spettacolo "Apriti cielo". Nella formula drammaturgica che ormai li contraddistingue, affronteranno una lettura a quadri della nostra quotidianità, sfiorando con i loro paradossi i limiti dell’assurdo (dal 1 all’11 marzo). "Occidente solitario" è una black comedy di Martin McDonagh, contemporaneo irlandese classe 1970, riconosciuto come uno tra i migliori commediografi emergenti. Il suo umorismo ‘eccentrico, cinico ed ironico’ viene messo in scena da Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Nicole Murgia e Massimo De Santis. Due fratelli, un prete e una venditrice di Whisky alle prese con l’infelicità (dal 15 al 25 marzo). Una fine stagione che spinge sul pedale dell’ironia con il cantautore romano più irriverente del momento: Andrea Rivera, con il suo lavoro, vero work in progress "Il titolo è diverso … ma lo spettacolo è lo stesso!" in cui affronta una revisione dell’attualità attraverso un percorso emozionale fatto insieme al suo pubblico e scandito dalla presenza forte di Remo Remotti (dal 29 al 31 marzo). Infine, un altro spettacolo tutto da scoprire, quello che vede in scena Lillo e Greg ed il gruppo musicale dei Blues Willies in un esperimento teatrale che prevede Rock ‘n’ Roll, sketch, imitazioni, parodie e le canzoni di Latte e i suoi Derivati, arrangiate con una sezione fiati da brivido (dal 12 al 22 aprile). 

Ma, oltre al cartellone c'è di più: l'Ambra Jovinelli, teatro popolare storico delle capitale, che anche nei piani del comune di Roma, deve aiutare la riqualificazione del quartiere e la ripresa attiva del territorio, propone un progetto destinato ai più giovani "Officine Jovinelli". L'obiettivo è trovare un punto di unione tra l’universo dell’istruzione ed i miti della storia e del teatro, con l’aiuto di insegnanti e artisti in cartellone, creando forti sinergie con scuole ed università. Sono già stati firmati gli accordi con numerose case editrici per la creazione all’interno del teatro di un luogo confortevole dove poter presentare le nuove uscite editoriali. Un punto di incontro e di ritrovo per le voci degli autori contemporanei, che si spera diventi presto una casa accogliente.


E anche dal punto di vista economico arriva un'interessante proposta: la "svalutation card" è un abbonamento libero a 10 spettacoli ad un prezzo accessibile a tutti, con un goloso invito agli ex abbonati per tornare a riappropriarsi della loro vecchia poltrona. Infine, da settembre, partirà l'operazione "Teatri insieme", la collaborazione fra l'Ambra Jovinelli e il Teatro Eliseo che offrirà un abbonamento "trasversale" a 6 spettacoli:  3 scelti dal cartellone dell'Ambra e 3 da quello dell'Eliseo - che copriranno tutto il periodo della stagione teatrale; anche in questo caso si adotterà la politica dei "prezzi anticrisi".
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