Il 1 gennaio 2010 è stato introdotto un "contributo unificato" per i ricorsi contro le multe stradali al giudice di pace: 33 euro di contributo vero e proprio più 8 euro di marca da bollo. "Un dazio che non si può (e non si deve) giustificare con le "spese per far funzionare il pianeta giustizia" – che devono necessariamente essere proporzionate al valore della causa - ma che suona piuttosto come un tentativo di scoraggiare e ostacolare l’accesso alla giustizia. Che senso ha pagare oltre 40 euro per chiedere che venga annullata una multa di 35?" Scriveva così l'Aduc quasi due anni fa. Ma il tentativo a quanto pare è riuscito: già nel mese di febbraio 2010 i ricorsi al giudice di pace erano diminuiti in media del 45%. Fabrizio Bruni e Mauro Vaglio parlano infatti di “provvedimento incostituzionale” e della necessità di “ripristinare il diritto di chi viene ingiustamente colpito da una sanzione amministrativa”. "Contestare gli errori della pubblica amministrazione è un diritto del cittadino contribuente, e come tale deve essere tutelato. E questo vale anche per i ricorsi contro le multe". Così il gruppo di avvocati dell’Ordine di Roma, disposti a pagare di tasca propria per far sì che questo diritto venga rispettato.
In questi giorni infatti Fabrizio Bruni, Presidente dell’Associazione degli Avvocati Romani, ha presentato un ricorso nei confronti di una multa a lui notificata a seguito di un’infrazione del codice della strada rifiutandosi, però, di pagare il “contributo unificato”. “Ho scelto di non versare questo tassa per poter sollevare innanzi la Commissione Tributaria la questione di costituzionalità della norma che ha introdotto il tributo anche per la cause di opposizione a sanzioni amministrative, necessità fatta rilevare da due ordinanze della Corte Costituzionale (numeri 143 e 195 del 2011) che avevano dichiarato l’inammissibilità delle questioni di costituzionalità sollevate dai Giudici di Pace in particolare per carenza di interesse in caso di avvenuto pagamento del contributo. E’ necessario - ha continuato Bruni - che gli Avvocati si battano per difendere i cittadini da leggi ingiuste e vessatorie, rischiando propri denari e provvedimenti sanzionatori”.
Dello stesso parere Mauro Vaglio, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma: “Il Consiglio dell’Ordine su una questione all’esame dei Giudici non può esprimersi come istituzione. Tuttavia come rappresentante degli Avvocati ho a cuore i diritti costituzionali dei cittadini e non posso che applaudire all’iniziativa del collega Bruni che mira a ripristinare il diritto di chi viene ingiustamente colpito da una sanzione amministrativa per esercitare il proprio diritto di difesa, garantito della Costituzione. Tra i compiti “sociali” dell’Avvocato rientra proprio quello di utilizzare gli strumenti che la legge mette a disposizione per ottenere giustizia, contrastando in ogni modo previsto dalla legge qualsiasi abuso della Pubblica Amministrazione a danno dei più deboli".
E non dimentichiamo che dal 6 ottobre si sono già ridotti i tempi per presentare un ricorso, sempre al Giudice di Pace: da 60 a 30 giorni (immutato il termine di prescrizione se ci si rivolge al Prefetto): lo ha infatti chiarito il ministero dell'Interno con una circolare del 30 settembre 2011. Visto che siamo in tema: chi sa che da agosto 2010 i tempi di notifica delle multe (cioè quanto deve impiegare AL MASSIMO la Pubblica Amministrazione a contestare un'infrazione) si sono ridotti a 90 giorni (contro i precedenti 150)? Quindi, facciamo valere i nostri diritti, dopo che, secondo gli ultimi dati, i Comuni incassano dalle multe stradali 1 miliardo di euro!!!
Per inciso, quello che scoccia della multa non è il fatto che chi sbaglia, paga (che andrebbe benissimo), ma la marea di impuniti quotidian - gente in tripla, quadrupla fila che blocca la circolazione cittadina - che vigili annoiati o al bar "lasciano andare". Il nostro è l'unico Paese al mondo in cui l'impunità regni così sovrana, dalle piccole cose alle più grandi... e finchè non ci si metterà tutti d'impegno la situazione potrà solo peggiorare. (dedicato ad A.I.)
Dello stesso parere Mauro Vaglio, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma: “Il Consiglio dell’Ordine su una questione all’esame dei Giudici non può esprimersi come istituzione. Tuttavia come rappresentante degli Avvocati ho a cuore i diritti costituzionali dei cittadini e non posso che applaudire all’iniziativa del collega Bruni che mira a ripristinare il diritto di chi viene ingiustamente colpito da una sanzione amministrativa per esercitare il proprio diritto di difesa, garantito della Costituzione. Tra i compiti “sociali” dell’Avvocato rientra proprio quello di utilizzare gli strumenti che la legge mette a disposizione per ottenere giustizia, contrastando in ogni modo previsto dalla legge qualsiasi abuso della Pubblica Amministrazione a danno dei più deboli".
E non dimentichiamo che dal 6 ottobre si sono già ridotti i tempi per presentare un ricorso, sempre al Giudice di Pace: da 60 a 30 giorni (immutato il termine di prescrizione se ci si rivolge al Prefetto): lo ha infatti chiarito il ministero dell'Interno con una circolare del 30 settembre 2011. Visto che siamo in tema: chi sa che da agosto 2010 i tempi di notifica delle multe (cioè quanto deve impiegare AL MASSIMO la Pubblica Amministrazione a contestare un'infrazione) si sono ridotti a 90 giorni (contro i precedenti 150)? Quindi, facciamo valere i nostri diritti, dopo che, secondo gli ultimi dati, i Comuni incassano dalle multe stradali 1 miliardo di euro!!!
Per inciso, quello che scoccia della multa non è il fatto che chi sbaglia, paga (che andrebbe benissimo), ma la marea di impuniti quotidian - gente in tripla, quadrupla fila che blocca la circolazione cittadina - che vigili annoiati o al bar "lasciano andare". Il nostro è l'unico Paese al mondo in cui l'impunità regni così sovrana, dalle piccole cose alle più grandi... e finchè non ci si metterà tutti d'impegno la situazione potrà solo peggiorare. (dedicato ad A.I.)