Nell'ambito delle giornate della memoria dell'Istituto Polacco di Roma, domani (il 23 gennaio, alle ore 21), andrà in scena "Re per una notte: gli ebrei in Polonia", spettacolo a cura di Olek Mincer e Jaroslav Bester tratto dal libro di Laura Quercioli Mincer "101 storie ebraiche che non ti hanno mai raccontato" (prefazione di Moni Ovadia). La rappresentazione si terrà al Teatro Belli di Roma, in piazza di Sant’Apollonia 11.
Si tratta della narrazione in musica delle vicende del figlio del rabbino di Padova, che, nel 1586, per una notte regnò sulla Polonia intera; del nobile Potocki che nel Settecento, a Vilna, volle farsi ebreo e finì sul rogo, ma lasciò dietro di sé un legato magico e terribile; dell’ebreo di Cracovia che, durante la seconda guerra mondiale, diventò re dei rom della Polonia meridionale, sentirete dei fantasmi ebraici nella Varsavia odierna. Racconti in cui si riflettono la tragedia e la magnificenza di un popolo che tanto ha contribuito alla civiltà europea.
Olek Mincer , attore di cinema e di teatro, insieme a Jaroslaw Bester, già leader della Cracow Klezmer Band e uno dei massimi esponenti della ricerca musicale che unisce le più nuove tendenze alla tradizione ebraica, metteranno in scena racconti inediti del mondo ebraico polacco, a metà strada fra leggenda e realtà storica.
Il volume "101 storie ebraiche che non ti hanno mai raccontato" (Newton Compton Editore), parla della Roma imperiale, dove gli ebrei chiedevano consiglio a una misteriosa “matrona”; della Venezia del Cinquecento, dove venne alla luce il massimo capolavoro della letteratura yiddish antica, Paris un’ Wieine; della Mantova dei Gonzaga, dove Leone da Sommi dirigeva lo splendido teatro della corte. Ma anche dell’Ottocento, quando il vate polacco Adam Mickiewicz tentava di dar vita a una Legione Ebraica che avrebbe combattuto a fianco dei polacchi per la creazione di una Polonia democratica; della Sarajevo assediata nella terribile guerra jugoslava, dove l’ebraica Benevolencija era l’unica organizzazione a offrire aiuto a membri di ogni etnia e religione. Laura Quercioli Mincer ci propone tutto questo e tante altre storie senza tempo: leggende tratte dal Talmud, aneddoti bizzarri e racconti di vita vissuta che contribuiscono a illuminare angoli poco noti di una cultura plurimillenaria che non può essere identificata soltanto con la Shoà e la persecuzione, ma con la ricchezza vitale di un grande albero con molte fronde.
Laura Quercioli Mincer ha insegnato Storia e cultura ebraica nei Paesi slavi all’Università di Roma La Sapienza; attualmente è docente di Letteratura ebraica contemporanea presso il Collegio Rabbinico Italiano. È autrice di un centinaio tra curatele e articoli scientifici, dedicati in particolare alla cultura ebraico-polacca, e di varie traduzioni. Fra i suoi ultimi lavori, la monografia "Patrie dei superstiti. Letteratura ebraica del dopoguerra in Italia e in Polonia", uscito anche in Polonia, la traduzione e curatela del volume "Cosa leggevo ai morti. Poesie e prose del ghetto di Varsavia".