mercoledì 15 febbraio 2012

Eddy il Santo, di Jacob Arjouni



“Eddy valutò ancora una volta le possibili conseguenze di quanto stava per fare e capì che non aveva scelta.O così, oppure prendeva i soldi di Degerlein, o Dregerlein, e spariva per qualche tempo senza lasciare traccia. Proprio come se l’era immaginato: una bella isola, passeggiate, musica, zuppa di fagioli e vino rosso, vista sul mare… Solo che, se due settimane prima era sembrato uno scenario da paradiso, ora gli sembrava solo un triste sfondo di cartapesta in cui sarebbe morto di nostalgia. Per Eddy, una soluzione senza Romy non era più una soluzione”.

Jakob Arjouni colpisce ancora, più in forma che mai con un volume che arriva domani in libreria: "Eddy il Santo", per la casa editrice Marcos y Marcos. Musicista per passione, Eddy si esibisce nelle strade di Berlino e congegna truffe sempre più creative per sbarcare il lunario. Sfortuna vuole che uccida involontariamente l’imprenditore più odiato della città. Mentre mezza Berlino plaude all'anonimo assassino, "l’eroe per caso" incappa nella figlia dell’odiato industriale e se ne innamora perdutamente. Il libro è uno spaccato ridanciano, sentimentale, coloratissimo della metropoli più trendy e amata d’Europa.

L'AUTOREA quattordici anni, Jakob Arjouni scappa dal collegio ogni giovedì per giocare a biliardo nel quartiere a luci rosse di Francoforte. Scopre Hammett, Chandler, i film di Sergio Leone. Dopo la maturità, migra a Montpellier fingendo di studiare. Per tenersi a galla mentre scribacchia vende costumi da bagno e noccioline. Quando Diogenes, eccellente editore tedesco, decide di puntare su questo ventunenne acqua e sapone, il giallo ‘alla tedesca’ è in rovina. Jakob viene consacrato ‘enfant prodige’ dalla stampa e la Germania del ‘genere’ tira un sospiro di sollievo.

"Happy birthday, turco!" va in classifica, Doris Dörrie ne cava un film di  cassetta. Bullo e spaccone, Kemal Kayankaya, detective turco con passaporto tedesco, apre nel lontano 1985 il filone europeo dell’etno-thriller. In Europa ci si tuffano in molti. In UK Kayankaya verrà scoperto solo nel 2007, ma anche lì, per Jakob Arjouni tutti oggi fanno a gara con i complimenti. "Kismet-Destino" è il quarto romanzo della serie: il più ruvido, spietato e ridanciano. In "Carta straccia", ripubblicato in versione miniMARCOS, Kayankaya, incaricato da un damerino di ritrovare la sua ragazza rapita, si trova invischiato in una vicenda di corruzione, fra profughi immigraticlandestini e documenti falsi.
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