sabato 11 febbraio 2012

Istruzioni per vincere, di Livio Sgarbi


Vincere o perdere è una questione di testa, di atteggiamento mentale, di motivazione. Perché “un vero campione, vinto un campionato, ne vuole ancora un altro, un altro e un altro ancora. È la natura di chi gioca per vincere”. Ma la motivazione va coltivata, rinnovata, di giorno in giorno, non solo nello sport. La buona notizia è che a vincere si impara con metodo e strategia, imparando anche dagli errori, dai quali ripartire più consapevoli di prima. Livio Sgarbi, in "Istruzioni per vincere" (Edizioni Gribaudo) conduce il lettore per mano alla riscoperta della fiducia in se stessi. Con trucchi, regole, esempi e storie di campioni, per riuscire a dare il massimo, in ogni ambito: una partita di calcio o una nuova impresa professionale, imparando ad usare al meglio le risorse che già sono dentro di noi.

Istruzioni per vincere è un vero e proprio manuale, un percorso formativo a tappe. Fatto di indicazioni pratiche, esercizi per superare i propri condizionamenti e rimettersi in gioco, verifiche per testare i propri miglioramenti. Prima regola: porsi un obiettivo reale e tradurlo in azione. Poi, mattone dopo mattone, pagina dopo pagina, si costruisce il metodo. Per ottimizzare le proprie capacità, liberarsi dai condizionamenti, costruire a poco a poco la fiducia in se stessi. Attraverso i consigli mirati per mantenere il proprio livello di motivazione ad agire sempre costante e gestire lo stress e gli stati d’animo negativi, e gli esempi di campioni famosi del mondo dello sport.

Il pilastro fondamentale su cui si basa la fiducia in se stessi, spiega l’autore, è sapere che niente è rimasto intentato, o lasciato al caso. “La natura di un vincente - dice Sgarbi -  non si rivela solo nello sport, ma in ogni attività in cui è coinvolto. Sii leader di te stesso in ogni situazione e non accettare risultati mediocri quando sai di meritare molto di più”. Ma essere un vincente, avverte l’autore, non significa certo essere un super uomo, o una persona arrogante. Anzi: “ Accettare di avere un problema– spiega l’autore – è un segno di grande maturità e intelligenza, ed è il primo passo verso il cambiamento”. Il manuale insiste molto su due concetti: umiltà e lavoro di squadra. Proprio in quest’ottica è importante avere un coach: qualcuno che ti aiuti ad usare meglio il tuo potenziale mentale ed emozionale. Una sorta di specchio, che ci dia una mano a dare di più. Perché “il nostro tesoro siamo noi stessi, è dentro di noi. Bisogna solo provare a scavare un po’ più a fondo, con l’atteggiamento mentale di un bambino che scarta il proprio regalo di Natale, sapendo già in anticipo che troverà ciò che desidera”. 


L'AUTORE
Con il suo lavoro e i suoi corsi, Livio Sgarbi da due decenni aiuta manager, professionisti, imprenditori e campioni dello sport – italiani e stranieri, anche studenti. Nato a Torino nel 1966, si è laureato in sociologia e ha conseguito un master in programmazione neurolinguistica. Diplomatosi negli Stati Uniti alla Master University Trainer Academy di Anthony Robbins, ha fondato e presiede Ekis, una società di consulenza e formazione. Ha lavorato come mental coach di numerosi campioni, come Carlo Ancelotti, Vincenzo Iaquinta, Sebastien Frey e Massimo Caputi, e per questo è stato soprannominato “The Champion Coach”. 
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