venerdì 15 marzo 2013

Hodja e i datteri


Una sera, mentre rincasava, il mullà Nasreddìn Hodja comprò da un mercante di passaggio un cartoccio di datteri. Poiché si era fatto molto tardi, le strade della città erano immerse nel buio. Mentre le percorreva frettolosamente, preso dai morsi della fame, Nasreddìn pensò bene di infilare la mano nel cartoccio per assaggiare un dattero. Avendo trovato questo primo dattero particolarmente saporito, non smise per tutto il tragitto di spiluccare nel cartoccio.

Quando arrivò a casa, voglioso com’era di rimpinzarsi di datteri, accese una lampada e rovesciò sul tavolo il contenuto del cartoccio. Fu allora che si accorse che ogni singolo dattero da lui acquistato conteneva un bel verme, della qual cosa egli non si era accorto in precedenza a causa del buio circostante. Dopo qualche secondo di comprensibile incertezza, spense la luce e ricominciò a mangiare.
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