mercoledì 10 aprile 2013

Giù al Sud, perché i terroni salveranno l’Italia



Mentre tutti parlavano di lui, Pino Aprile correva su e giù per l’Italia – o forse dovremmo dire tra le due “Italie”? - e parlava del suo libro "Terroni" - 250mila copie vendute - in oltre 300 incontri con i lettori, invitato da associazioni, istituti di cultura e sindaci di città  del Sud che hanno trovato nel saggio “un libro bandiera, un vessillo della nuova fierezza meridionale” (come scrive il Corsera). E proprio da quel peregrinare soprattutto nella metà “di sotto” del nostro Paese, è nato "Giù al Sud. Perché i terroni salveranno l’Italia", Edizioni Piemme, un viaggio a tappe nel meridione e nel suo quotidiano.

Cosa succede dove sembra che non stia succedendo nulla? O dove molti vogliono farci credere che non stia succedendo nulla? Nelle regioni più dimenticate, come la Calabria, che pare esistere soltanto per la criminalità e la ’ndrangheta? Aprile ha parlato con chi “è terrone” ogni giorno e prova a rispondere con una voce fuori dal coro: forse, è proprio lì che si prepara il futuro. “Mentre tutti guardano al Nord, ricco e potente, alle loro spalle, al Sud, credo stia nascendo l’Italia di domani. Un’Italia migliore - scrive. Mai ho viaggiato a Sud come in questi ultimi due, tre anni; ho pensato che fosse più onesto raccontare le tappe del mio viaggio, senza ricorrere ad artifici che le facessero diventare parte di una narrazione unica".

"Non sono idealisti, non si fanno illusioni, hanno poca stima nelle possibilità e nell’attenzione che questo paese offre, ma hanno più fiducia in se stessi. Creano un festival del cinema, si occupano di volontariato, girano per paesini dimenticati a riscoprire forme d’artigianato d’arte, lavorano per il più grande centro di prima accoglienza d’Europa a Crotone, lasciano un prestigioso lavoro alla City di Londra, per avviare un’iniziativa economica originale sulla Murgia; inventano in Spagna un programma di sport-turismo e tornano per trapiantarlo nel loro paese, in Calabria. Diventano, tutti insieme, un fenomeno sociale di tale rilevanza, da essere studiato dall’antropologo Vito Teti, come una nuova, sorprendente tribù: quella della Restanza”.

L'AUTORE
Pino Aprile, giornalista e scrittore, pugliese residente ai Castelli Romani, ha lavorato per anni a Milano. È stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente. Per la televisione ha lavorato con Sergio Zavoli all’inchiesta a puntate “Viaggio nel Sud” e al settimanale di approfondimento del Tg1, Tv7. Per Piemme ha scritto Il trionfo dell’apparenza, sul deludente esordio del terzo millennio, Elogio dell’imbecille e Elogio dell’errore, accolti con successo e tradotti in molti paesi. A marzo 2010, sempre per Piemme, ha pubblicato Terroni, bestseller da quasi 30 ristampe in un anno.
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