giovedì 9 maggio 2013

La banda del formaggio, di Paolo Nori


“Se uno aiuta dei suoi amici a rubare una volta una forma di formaggio, non è che poi tutte le forme di formaggio che rubano al mondo le deve avere rubate lui, avrei scritto al maresciallo dei carabinieri se gli avessi scritto quel che pensavo.”

Arriva in libreria il 23 maggio - e in anteprima al Salone del Libro di Torino (16-20 maggio) - il nuovo romanzo di Paolo Nori per Marcos y Marcos: "La banda del formaggio". Tra i protagonisti un personaggio nuovo, che probabilmente tornerà: Ermanno Baistrocchi, che fa da tanti anni l’editore, e avrebbe voglia di ricominciare. E' la storia della sua amicizia con un libraio, ed è una storia un po’ gialla, a modo suo, perché c’è un morto, c’è un'indagine, c’è una banda di ladri di parmigiano e ci sono persino delle lettere anonime. C’è poi la figlia di Ermanno, Daguntaj, il genero di Ermanno, l’illuminista, e la Gea, che, be’, è una donna. Tra le cose importanti c’è anche, per Ermanno, la sua offesa.

Una vicenda che scorre via leggera e necessaria, che spesso fa ridere, e poi, con delicatezza, fa piangere, come tutte quelle raccontate da Paolo Nori, eclettico scrittore di Parma, esperto traduttore dal russo e autore di libri, romanzi, fiabe, racconti, che ama leggere ad alta voce o raccontare "cose sul suo blog.

Ermanno Baistrocchi fa l'editore. Va in giro a far notare le impercettibili differenze tra i suoi libri e quelli delle altre case editrici. Paride Spaggiari fa il libraio. Invita Ermanno nella sua libreria e poi gli fa delle telefonate bellissime
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