giovedì 4 luglio 2013

Black, black, black, di Marta Sanz


È passato un anno da quando Cristina Esquivel è stata trovata strangolata nel suo appartamento. L’omicidio è avvenuto in un condominio come tanti, il cortile interno percorso dai panni stesi e dagli echi della vita di tutti i giorni. La polizia ha archiviato il caso senza soluzione, ma i genitori della donna sono certi che il colpevole sia il muratore marocchino con cui la figlia era sposata. Ed è per incastrare quell’uomo, l’arabo, che ingaggiano un detective. Arturo Zarco indaga a modo suo, con l’aria sorniona e distratta di chi realmente non indaga, impegnato soprattutto a trasformare la grigia realtà in un romanzo di Chandler, o di Agatha Christie.  La soluzione del caso sembra nascondersi nelle parole di Luz, una delle inquiline del condominio, che ricostruisce gli eventi tra le pagine del suo diario. O forse è altrove, in quel saliscendi di scale e di voci, spirale di misteri, meschinità e reticenze.

Con questo romanzo che ha conquistato la Spagna - Black, black, black, per Nutrimenti editore  - Marta Sanz rivoluziona l’idea di noir con una trama molteplice e paradossale. Un omaggio ai grandi del genere – Simenon, Chandler e Highsmith su tutti – e insieme l’antitesi del poliziesco tradizionale, lucido atto di denuncia contro la quotidiana violenza della società.


Il detective rimane imbrigliato nella trama degli eventi, senza riuscire a risolvere il rebus occulto nelle vite degli altri. Perché Zarco è un investigatore molto poco convenzionale: indolente, disilluso, suggestionabile. Turbato dal fatto che gli altri possano leggergli i pensieri nella testa. Offuscato dall’attrazione per un giovane inquieto e solitario che colleziona farfalle e parla come un professore quarantenne.

La sua più stretta confidente è Paula, con cui è stato sposato per due anni prima di dichiararsi gay. Con lei si sente al telefono, le parla dell’indagine, affonda il colpo e si difende. Tra i due corre un flusso elettrico di devozione e risentimento. E se non fosse per Paula, quel mondo di ordinaria follia – il saliscendi di scale e di voci, spirale di meschinità e reticenze – forse per Zarco non avrebbe risposte.

L’AUTRICE

Marta Sanz è nata a Madrid nel 1967; autrice di oltre dieci libri, ha ottenuto importanti riconoscimenti come il premio Ojo Crítico e il premio Vargas Llosa. Collabora con El País, con Público e con la rivista El Cultural del quotidiano El Mundo.
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