mercoledì 3 luglio 2013

Bastardi e senza gloria


«Se è vero che i bastardi proliferano ovunque, in egual misura ci sono esseri degni a cui, seppur meritata sul campo, non è concessa alcuna gloria.»

È in libreria, per Edizioni Clandestine, "Bastardi e senza gloria", cronaca amara e autentica scritta a quattro mani da Andrea Salieri e Daniele Babbini per raccontare quella parte del lavoro all'estero dei nostri soldati che spesso viene taciuta. Un'indagine che racchiude testimonianze, anonime per motivi di sicurezza, di persone che, negli ultimi vent'anni, hanno prestato la loro opera in Cambogia, Somalia, Afghanistan, Bosnia, Palestina, Kosovo, Iraq...

Sotto i nostri occhi passano Diego, sergente dell'esercito uruguayano, mandato in Cambogia a supporto della missione internazionale Untac con la quale si intendeva tutelare il regolare svolgimento delle votazioni. Baba, un somalo laureato in legge, costretto a fare il venditore ambulante per mandare denaro alla sua famiglia. Stefano, un carabiniere coinvolto con altri italiani in diverse operazioni di polizia militare. Luca, un militare inviato a Ebron nel 1997 su richiesta delle autorità palestinesi per una missione di monitoraggio da compiersi sotto l'egida delle Nazioni Unite. 

Tutti protagonisti di episodi indicibili, ma anche involontari spettatori di quella storia che difficilmente verrà tramandata ai posteri, sopravvissuti alle circostanze o deceduti negli anni successivi. Eroi che nessuno ha riconosciuto come tali, forse perché tornati in patria senza troppe cicatrici esterne.

GLI AUTORI

Andrea Salieri (1962), si muove da anni nel mondo della scrittura in tutte le sue forme, dalla poesia ai testi per canzoni, dalle sceneggiature al romanzo e ai racconti. Tra le sue pubblicazioni: Acido Lattico (1988, Premio Camaiore Opera Prima), Demoni del Cuore(1991), Underground (1998), Dinamismo di un cavallo in corsa + case (1998), Kay è stata qui (2000),L'amore che accade (2001), L'urlo (2001, Premio Lizza d'Oro), L'omicidio Berlusconi (2003), La percezione della follia (2005), Barbarie (2007) e L'amore che strappa la carne (2011).

Daniele Babbini (1976), musicista, poeta, scrittore, nel 2007, con una delle sue canzoni dal titolo Libero Barabba ha dato il nome a una campagna internazionale di sensibilizzazione contro la pena di morte, sostenuta da Edizioni Clandestine con la pubblicazione del titolo Dead Man Walking di Gene. W. Hathorn. Nel 2009 esce il suo primo album Sono Cose Che Succedono e ottiene il Disco d'Oro per il singolo Meglio Solo. Il 12 settembre 2009 Daniele viene nominato Ambasciatore dei Diritti Umani.

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