giovedì 7 novembre 2013

Si fa presto a dire Adriatico


"Stucky si chiese se le polpettine alla menta, accompagnate da yogurt, potessero trasformare il piacere in dipendenza. Se il corpo di Elena, liquido sotto il vestito leggero, e l’intimità, incatenassero come una droga."

Reduce dal successo di "Se ti abbraccio non aver paura", torna la scrittura limpida di Fulvio Ervas con una nuova avventura dell'ispettore Stucky: "Si fa presto a dire Adriatico, per Marcos Y Marcos editore, in libreria da oggi, 7 novembre. Tempo di vacanza, tempo di lasciare Treviso e i suoi piccoli dilemmi per Stucky; in sella alla sua Morini, ricama la costa croata, negli occhi isole di sughero, cocci di terre frantumate. Lungo la strada un guizzo, occhiali nerissimi, perla all’orecchio: ah, le donne. Lei si chiama Ajda e lo scorta in un campeggio naturista; cosa c’è di meglio per lasciarsi andare nell’aria calda? Stare distesi a guardare Argo, il cane salsiccio, inseguire voli di insetti tra certi corpi davvero esemplari. Sarebbe tutto perfetto, ma non dura: anche il sole di Croazia ha la sua ombra. Ma un poliziotto non è mai in vacanza. Il delitto lo insegue fin lì. Ha il volto di un marinaio impiccato, racconta storie di mare.

Ispettore clandestino in terra straniera, rivolta cameriere, nudiste triestine, motoscafi troppo veloci. Senza distintivo, è più facile tuffarsi anima e corpo in questa storia di pesca abusiva, documenti che scottano, arrembaggi, tradimenti. Partito col miraggio di una spiaggia, Stucky si troverà a mollare ogni ormeggio, e attraversare il mare. Un romanzo che ci porta nel sole e nel vento, in spiaggia e sulle onde dell’Adriatico, il mare stretto, facendo sognare approdi e arrembaggi dal terrazzino pacifico di un ristorante sull’acqua. Partiamo in moto e ritorniamo in automobile, al volante una nuova compagna di viaggio.

L'AUTORE
Fulvio Ervas è nato sotto il segno del leone nell’entroterra veneziano, qualche decina d’anni fa. Ha gli occhi molto azzurri e li usa davvero per guardare: lo affascinano le particelle elementari, i frutti selvatici e tutti gli animali. Diventa un insegnante di scienze naturali, di quelli che progettano orti zodiacali nel giardino della scuola. Nelle ore libere, tre campi magnetici lo contendono: i funghi da cercare, l’orto da coltivare, le storie da raccontare. I funghi non sono mai abbastanza, il suo orto è sontuoso e di romanzi ormai ne ha scritti dieci: sei hanno come protagonista l’ispettore Stucky, mezzo persiano e mezzo veneziano (Commesse di Treviso, Pinguini arrosto, Buffalo Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c’è speranza, L’amore è idrosolubile, Si fa presto a dire Adriatico), La lotteria parla di balene, Follia docente dell’amata scuola e Succulente della perdita. Se ti abbraccio non aver paura, che racconta il viaggio in moto per le Americhe di un padre con il figlio autistico, ha vinto il Premio Anima e il Premio Viadana giovani, è stato proclamato Libro dell’anno 2012 dagli ascoltatori di Fahrenheit Rai Radio3, è stato tradotto in otto lingue e ha dominato a lungo le classifiche dei libri più venduti.
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