sabato 9 novembre 2013

Lettura con Sybille Lewitschoff


Mercoledì 13 novembre, alle 18.30, nell'ambito della rassegna Premi Büchner a Roma (alla Casa di Goethe, Via del Corso 18), lettura con Sybille Lewitschoff. Modera Maria Gazzetti, Lettura di Lorenzo Profita in tedesco e italiano. Il più importante premio della letteratura tedesca, il Georg-Büchner-Preis 2013, è stato assegnato a Sybille Lewitscharoff lo scorso 26 di ottobre a Darmstadt. Dalle dichiarazioni della giuria: "Nei suoi romanzi è riuscita a esplorare e a mettere in discussione in modo nuovo i confini di quella che riteniamo essere la nostra realtà, grazie alla sua potente capacità di osservazione, alla sua fantasia narrativa e alla sua inventiva linguistica.” Scrittori tedeschi già insigniti del Premio: Max Frisch - Paul Celan - Hans Magnus Enzensberger - Ingeborg Bachmann - Günter Grass - Heinrich Böll - Thomas Bernhard - Elias Canetti - Christa Wolf - Martin Walser - Friedrich Dürrenmatt. 

Il libro, Blumenberg (traduzione di Paola Del Zoppo, pubblicato da Del Vecchio editore) è un magnifico romanzo in cui cinque destini si incrociano. Di notte, Blumenberg, il filosofo, prepara le lezioni dettando i suoi pensieri a un registratore a nastro perché il giorno dopo la sua segretaria li trasferisca su carta. Una notte particolare, però, mentre sta per inserire un nuovo nastro, alza lo sguardo e vede, steso comodamente a pochi passi dalla sua scrivania, un leone. Chi o cosa lo ha inviato proprio a lui? Chi o cosa gli riconosce l’onore di un miracolo? La mattina dopo, in aula, il leone placidamente scende le scale e si sistema vicino alla cattedra. Blumenberg si sente vivificato, i suoi pensieri si rincorrono, la lezione è un successo. Ma, tra gli studenti, nessuno può vedere il leone. 

Non lo vede Isa, sempre seduta in prima fila, diritta come un fuso, turbata nell’animo e infatuata del professore. Non lo vede Gerhard, il ragazzo di Isa, geniale studente, ottimo allievo. Neanche Richard, che sta faticosamente tentando di portare a termine la sua tesi di dottorato, riesce a scorgere la regale presenza, né Hansi, delicato e bellissimo, che la sera gira per le taverne della città recitando poesie. Forse, ma non ne siamo sicuri, lo vede Käthe Mehliss, conventuale di un paese vicino. Però tutti finiscono per comporre le figure di un grandioso arazzo, in cui con guizzante ironia e profonda compassione si raccontano i momenti più importanti, gli incroci più significativi delle loro vite fino all’istante finale, lasciandoci all’ultima pagina con la forte sensazione di conoscere meglio il leone, i miracoli, il mondo, e la dignità degli esseri umani. 

Il romanzo è incentrato sulla vita di Hans Blumenberg, grande filosofo tedesco deceduto nel 1996, e prende spunto in particolare da La leggibilità del mondo, opera che Italo Calvino ha definito “affascinante”, alla quale si accosta Löwen, uno scritto dedicato alle storie antiche e moderne sui leoni. È proprio un leone ad apparire nello studio del filosofo una sera del 1982, ma appare soltanto oppure c’è davvero? Da quel momento il felino è il muto compagno di viaggio di Blumenberg. La Lewitscharoff intreccia magistralmente piani temporali e punti di vista che portano il lettore a inserirsi in un meccanismo narrativo perfetto, finché nel finale apparizione e concretezza si fondono lasciando il sapore di una conoscenza diversa della realtà. La lingua della scrittrice è una continua scoperta e un continuo piacere. Una lettura totalizzante che conferma Sibylle Lewitscharoff come una delle più sperimentali e affascinanti autrici tedesche contemporanee. 

L'AUTRICE
Sibylle Lewitscharoff  è nata a Stoccarda, vive a Berlino, in una grande casa, dove c’è spazio anche per le sue altre attività artistiche, tra le quali la composizione e il collage. Ha studiato teologia, lavorato come contabile, vissuto a Buenos Aires, a Parigi, per brevi periodi in Italia. Parla molte lingue, ma il codice che conosce meglio è quello della narrazione. I suoi romanzi hanno vinto quasi tutti i premi possibili, tra cui, il più recente, il Premio Büchner 2013i. Nel 2011 le sono state assegnate le prestigiose cattedre di poetica di Francoforte e Zurigo. Nel 2000 è stata borsista della Casa di Goethe Attualmente è borsista a Villa Massimo e titolare della cattedra dei fratelli Grimm a Kassel. L’editore Del Vecchio nel 2012 ha già pubblicato il suo romanzo Apostoloff.
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