sabato 18 aprile 2015

Voglio vivere una volta sola





Mi chiamo Violette. I miei genitori si chiamano Emma e Leonard. 
I miei fratelli Jean e Augustin. E io non sono mai nata.
Adesso non immaginatevi una storia triste, 
di figli scomparsi prematuramente e cose del genere.
Tranquilli. Io non sono mai nata davvero, mai messa al mondo, mai concepita.
Ma fortemente voluta da tutti.

La vita di Violette è uguale a quella di tante bambine. Due fratelli, Jean e Augustin, una madre premurosa, un padre completamente assorbito dal lavoro. Un cane, Javert, conosciuto per caso e amato all’istante. E tante case: la prima a Roma, poi a Parigi, infine a Plouzané, in Bretagna, a pochi metri dal mare, il posto migliore per curare le ferite dei sogni non realizzati. Le giornate di Violette corrono leggere, come quelle di tanti bambini, tra passeggiate, chiacchiere, giochi e letture. Le notti sono diverse. Perché Violette non dorme, cammina al buio, i piedi scalzi, l’abito celeste. Riempie le ore contando i libri dei genitori, tremilaottocentosettantotto per l’esattezza, sistema tutti i ricordi nel ricordario, per non perderli più. E ogni giorno guarda il mondo e lo vede cambiare, le persone vanno a una velocità differente, crescono, invecchiano, spariscono. Invece lei rimane sempre la stessa, le stesse mani, lo stesso viso.

Perché Violette è la bambina che non c’è. Non è mai nata, è il desiderio perfetto di tutti loro, mamma, papà, Jean e Augustin. Eppure vive, ride, corre, esiste, almeno fino a quando qualcuno continuerà a pensarla. Sulla linea sottile che divide la realtà dal sogno Violette ci racconta un mondo normale e fantastico con una leggerezza pensosa che rende “la frivolezza pesante e opaca”, raccogliendo gli attimi, le emozioni, e i gesti che nessuno riuscirebbe mai a pensare. 

Francesco Carofiglio, con il suo "Voglio vivere una volta sola" (Piemme editore) ha saputo creare un personaggio incantevole con una voce narrante difficile da dimenticare. Perché ci interroga inevitabilmente su cosa è davvero reale. Su cosa, alla fine, rimane, quando tutto sembra svanire.

L'AUTORE
Nato a Bari, è scrittore, architetto e regista. Oltre a L’estate del cane nero, Ritorno nella valle degli Angeli e Radiopirata (tutti usciti per Marsilio), ha pubblicato per BUR il romanzo With or without younel 2007, per Rizzoli, in coppia con suo fratello Gianrico, la graphic novel Cacciatori nelle tenebre e nel 2014 La casa nel bosco. Nel 2013, per Piemme, ha scritto Wok, un romanzo di formazione ambientato negli Stati Uniti.
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