giovedì 4 giugno 2015

I Re di Roma


Una storia vera, ma talmente incredibile da sembrare creata da un’immaginazione diabolica. 44 nuovi arresti nella capitale, affari sui migranti e centri di accoglienza: il libro di Lirio Abbate e Marco Lillo per Chiarelettere: "Re di Roma", mafia capitale atto secondo. Un ex terrorista finito in carcere più volte, legato alla Banda della Magliana e addestratosi in Libano durante la guerra civile. Da anni gira per Roma tranquillo con una benda sull’occhio perso durante una sparatoria. Lo chiamano "il cecato". È lui che governa politici di destra e di sinistra. Per i magistrati è il capo, Massimo Carminati. Un omicida: ha inferto 34 coltellate alla sua vittima, ma in cella è diventato detenuto “modello”. I suoi convegni in nome della legalità raccolgono il plauso di persone come Stefano Rodotà e Miriam Mafai. In realtà ha fregato tutti. Fuori dal carcere è diventato il businessman dell’organizzazione criminale. I magistrati lo chiamano l'organizzatore, Salvatore Buzzi.

Un funzionario pubblico, già braccio destro del sindaco Veltroni e poi uomo chiave del coordinamento nazionale sull’accoglienza per i richiedenti asilo del ministero dell’Interno, che nasconde almeno tre false identità, le usa per coprire vari reati, ma nessuno se ne accorge. È l'uomo di collegamento tra boss e politica, LUCA ODEVAINE. E ancora neofascisti, ultras, soubrette, calciatori, attori, una galleria eccezionale di personaggi, in cui compaiono perfino il capo della segreteria per l’Economia del Vaticano Alfred Xuereb e il capitano giallorosso Francesco Totti. Abbate e Lillo hanno costruito un racconto potentissimo, con documenti inediti e la testimonianza appassionata di chi ha denunciato quel sistema criminale quando nessuno ne voleva parlare.

GLI AUTORI
Lirio Abbate, inviato de “l’Espresso”, è autore di inchieste giornalistiche sulle mafie e le collusioni dei politici con i boss. Negli ultimi vent’anni si è occupato dei principali scandali italiani su criminalità organizzata, tangenti e corruzione. Nel 2014 Reporters Without Borders lo ha inserito fra i “100 eroi dell’informazione” e nel 2015 Index on Censorship lo ha annoverato tra le 17 personalità che nel mondo lottano per la libertà di espressione. Ha scritto I COMPLICI (con Peter Gomez, Fazi 2007). Il suo libro più recente è FIMMINE RIBELLI (Rizzoli 2013).

Marco Lillo, giornalista investigativo, caporedattore inchieste de “il Fatto Quotidiano”, ha pubblicato, tra l’altro, i documenti segreti che hanno svelato le congiure in Vaticano e i trucchi nel bilancio del Monte dei Paschi di Siena ai tempi di Giuseppe Mussari. Ha scritto inchieste dure sull’ex presidente del Senato Renato Schifani, sull’ex sottosegretario Carlo Malinconico e sull’ex ministro Nunzia De Girolamo. Ha svelato la storia della pensione di Matteo Renzi, assunto nell’azienda di famiglia pochi mesi prima dell’elezione in Provincia. È autore dei libri BAVAGLIO (2008) e PAPI (2009) con Peter Gomez e Marco Travaglio.
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