Vincitore su tutti: “The Wrestler” di Darren Aronofsky (Leone d'oro per il miglior film) con un Mickey Rourke irriconoscibile, sfatto e deformato…dove è finito quel sex symbol di 9 settimane e ½? Rivincita per le belle donne di mezza età!
Un applauso per Silvio Orlando (migliore interpretazione maschile) per non essere divo, bello e canonico e per essere emozionante, intenso e appassionato.
Un elogio a Gianni Di Gregorio per aver posto l’attenzione sulla vecchiaia e il suo mondo con Pranzo di Ferragosto: quando il cinema è semplicità e storie.
Fischi per i ristoratori che vendono un panino 5 euro e una bottiglia d’acqua da 1/2 litro servita al tavolo 5 euro.
Onore a Tinto Brass che non si stanca di cercare sempre una nuova musa: ha avvistato Federica Pellegrini.
Schiaffo alla povertà: 40 euro il biglietto per la proiezione delle ore 19,30 in Sala Grande per il pubblico.
Un incoraggiamento ai 100 autori e ai registi indipendenti: continuate a raccontare emozioni, malgrado tutto.
Un saluto al 30% del pubblico in meno della Mostra perché non si è potuto permettere (economicamente parlando) di andare al festival: benvenuta recessione!
Un applauso ai “nuovi critici” raccolti da Gianni Ippoliti nello spazio “ridateci i soldi”: quest’anno sono stati ben 1.200 i messaggi lasciati dagli spettatori della rassegna su un muro lungo 30 metri. La migliore battuta dedicata al cinema nostrano “Bastava un solo titolo italiano in concorso: Il seme perfetto degli uomini rossi di Giovanna”…aspettando il Roma Film Fest
In conclusione: la mostra del decadentismo, così è stata apostrofata da registi nostalgici dei suoi vecchi fasti; battuta dalla concorrenza del Roma Film Fest che gli addetti ai lavori sostengono abbia trovato la sua identità…cambio della guardia dunque tra anziani e giovani?
Lorenza Fruci