venerdì 26 dicembre 2008

Intervista a Sergio Caputo


Dopo i successi di 20 anni fa, che mezza Italia ancora canta ai suoi concerti o quando vengono proposti alla radio, Sergio Caputo ha appena pubblicato con Mondadori il suo primo romanzo, "Disperatamente (e in ritardo cane)". Un libro un po' autobiografico e un po' di fantasia, nel quale il protagonista è - manco a dirlo - una ex pop star italiana che ha fatto a pugni con il successo e si è ritirata da anni in California, per tornare in Italia ogni anno per una piccola tournée. Max Paisani - questo il nome dell'alter ego di Sergio, tormentato da un intervistatore fantasma - perde il passaporto durante la sua permanenza romana e si trova costretto a rimanere qualche tempo nella città eterna, percorrendo quelle stesse stradine di Trastevere dove bazzicava prima di diventare una "star". Dieci giorni trascorsi sulle note del passato, con situazioni divertenti e un po' di amarcord.

Ma il cantautore romano, californiano d'adozione, non dimentica i suoi fans e, reduce da un tour estivo che l'ha visto percorrere lo stivale a tempo di smooth jazz, ci racconta anche di lavorare al nuovo tour primaverile (16 aprile-3 maggio) all'interno del quale - è una promessa! - dovrebbe presentare il suo nuovo album in italiano, dopo più di dieci anni di attesa.

Germana Brizzolari

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