giovedì 10 luglio 2008

Olimpiadi di Pechino: diritti umani alla resa dei conti?

 “Ieri la maggioranza di centro-sinistra, che governa il VI municipio, si è resa protagonista di un atto vergognoso”. Ha tuonato così, poco fa, Maurizio Politi (PdL), consigliere del VI Municipio di Roma. “Ho presentato un ordine del giorno da approvare come condizione per far svolgere i giochi olimpici a Pechino – continua Politi – in cui si chiedeva di impegnare la comunità internazionale ad imporre alle autorità cinesi un protocollo sui diritti umani,. Dimostrando un pregiudizio ideologico i consiglieri della maggioranza hanno bocciato la nostra proposta, dimenticando che in Cina vengono negati i principali diritti dell’uomo, fingendo di non vedere che l’esercito cinese perpetra ancora oggi autentici massacri ai danni della popolazione tibetana”.

“Speravamo che l’ordine del giorno fosse votato all’unanimità - ha proseguito Politi - ma la sinistra, che in Italia tanto si prodiga per la tutela dei diritti civili, all’estero chiude gli occhi davanti ai massacri compiuti dal sanguinario regime comunista cinese e vota contro la nostra proposta di imporre alle autorità cinesi un protocollo sui diritti umani".

È andata diversamente nella Provincia di Roma e nel XX Municipio dove la stessa mozione è stata approvata all’unanimità. Il consiglio provinciale ha infatti espresso la sua contrarietà allo svolgimento delle olimpiadi a Pechino, salvo la preventiva sottoscrizione da parte del governo Cinese di un protocollo per il rispetto dei diritti dell' uomo che abbia immediata operatività, impegnando da un lato la Provincia a non acquistare prodotti dagli sponsor commerciali delle olimpiadi di Pechino, dall’altro il presidente Nicola Zingaretti a sollecitare il governo nazionale di farsi promotore in tutte le sedi internazionali, di un messaggio di contrarietà allo svolgimento delle olimpiadi in Cina. Nel XV municipio la stessa mozione è stata bocciata. 

Germana Brizzolari

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