Il cadavere è stato scoperto nella notte del 19 novembre, ma si era suicidato due settimane prima: Evan Chandle, padre del bambino - oggi quasi trentenne - che accusò Jacko di pedofilia, si è sparato alla testa. La ribalta, per lo spregevole individuo, era cominciata nel 1993, quando costrinse il figlio tredicenne ad accusare la pop-star americana di pedofilia. Michael Jackson patteggiò 22 milioni di dollari per evitare un processo che avrebbe avuto estenuanti ripercussioni mediatiche, sebbene fosse innocente.
La confessione riguardo le false accuse è stata fatta solo dopo la morte del "Re del Pop" (il 25 giugno scorso), proprio dal protagonista Jordy Chandler, che in quel giorno dichiarò: "Ho mentito per mio padre, mi dispiace per Michael". Secondo alcuni, Chandler temeva di essere perseguitato dai fans del re del pop e per questo motivo nel corso degli anni si sarebbe sottoposto a diverse operazioni di chirurgia plastica che lo avrebbero reso irriconoscibile.
Germana Brizzolari