Caustico e determinato Pietro Bardoscia, dirigente regionale dell'Ugl Sanità del Lazio nel rispondere alla domanda posta dall'ex vice-presidente della Regione Lazio, Esterino Montino, al neo-presidente della Regione, Renata Polverini: "Pur comprendendo la natura provocatoria della frase (come si può appianare il disavanzo del sistema sanitario se non attraverso l’introduzione di nuovi ticket? ndr) possiamo dire che bastano e avanzano quelli introdotti in questi ultimi anni dall'amministrazione di centro-sinistra. L’indagine sui ticket e sulla quota fissa che il nostro sindacato ha condotto circa 1 mese fa - continua Bardoscia - ne è una testimonianza: per effetto del decreto 42 del 17/11/2008, firmato dall’allora Commissario ad Acta Piero Marrazzo, sono state introdotte (a partire dal 1 Gennaio 2009) ulteriori quote fisse che i cittadini devono pagare per ogni impegnativa, in aggiunta al ticket di 36,15 euro".
Si tratta di 4 euro aggiuntivi per le impegnative in cui vengono prescritte le visite specialistiche, esami di laboratorio e Radiografie; 5 euro aggiuntivi per le Fisioterapie e ben 15 euro per le Risonanze magnetiche e TAC. Tra l'altro, ricorda Bardoscia, a partire dal 12 Novembre 2007 vi è era già stato un aumento consistente del costo di tutte le prime visite specialistiche con ministeriale; da 13,63 euro agli attuali 20,66. dall'indagine è emerso che il 43% degli intervistati esegue gli esami quando è necessario, ma si lamenta del costo eccessivo del ticket e ritiene ingiusta la quota fissa; il 23% ha dichiarato di rinviare gli esami ai soli casi urgenti, evitando i controlli periodici - perché ritengono il ticket e la quota fissa un costo davvero eccessivo -; il 15% non effettua nessun esame, anche quando necessari, perché non possono permetterselo.
"Per finire voglio ricordare - conclude Bardoscia - anche la reintroduzione del ticket sui farmaci: 4 euro di ticket per ogni confezione che abbia un costo superiore ai 5 euro e 2,50 euro per i farmaci con prezzo inferiore. Pertanto eviterei di parlare anche solo a titolo provocatorio di introduzione di nuovi ticket".
E proprio sulla Sanità dovrà puntare molto Renata Polverini (e infatti ha già fatto sapere che al più presto renderà pubblica la situazione contabile della Sanità laziale); fra gli obiettivi primari del neo Governatore del Lazio, infatti, c'è quello di abbattere i tempi di attesa, vera e propria "piaga" nella sanità laziale. Su questo tema l'Ugl Sanità Lazio ha già condotto indagini e offerto proposte per ridurre i tempi di attesa, convogliando nel sistema di prenotazioni unico regionale tutte quelle strutture che ne sono ancora fuori, prolungando l’orario di apertura dei centri di analisi. "E' importante però - sottolinea Bardoscia - che anche i cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari vengano sottoposti a sanzioni, come quelle che si stanno applicando in alcune strutture sanitarie pubbliche del Lazio: si fa pagare per intero il costo della prestazione se non si provvede al ritiro dei referti medici. E sanzioni anche per quegli utenti che occupano posti, prenotando visite specialistiche o esami diagnostici strumentali, senza poi presentarsi all’appuntamento. Certamente si può prevedere un potenziamento del Recall Regionale (in base al quale il contact center ricorda ai pazienti i loro appuntamenti sanitari con una settimana di anticipo rispetto alla data dell’esame da effettuare)". L'Ugl ha confrontato l’andamento dei tempi di attesa nel Lazio durante gli ultimi due anni sui quattro esami diagnostici strumentali maggiormente richiesti dai cittadini, riscontrando un peggioramento generale (Clicca qui).
Germana Brizzolari