domenica 19 giugno 2011

Un lungo silenzio, di Ángeles Caso

“A presto, amore mio, soltanto poche ore e sarò con te, e tu mi stringerai, e sentendo la tua forza e il tuo calore ancora una volta capirò che il tuo corpo è l'unico posto al mondo dove vorrei restare per sempre ”.

Dopo "Controvento", Premio Planeta 2009, sarà in libreria dal 7 luglio, il nuovo romanzo di Ángeles Caso: "Un lungo silenzio". La Guerra civile è finita, hanno vinto i franchisti. Le donne della famiglia Vega tornano a casa. Scendono dal treno e ripercorrono, dopo anni d’assenza, le strade della loro città. Le chiamano le rosse, le sconfitte. Dovranno lottare per conquistarsi un tetto, un lavoro. Sono pronte. Hanno vinto i fascisti: tenteranno di metterle in un angolo, di farle tacere. Ma loro romperanno il silenzio. 


Sulle rovine del conservatorio bombardato ora crescono campanelle, ranuncoli, ortiche e arenaria. Segno che la libertà dovrà tornare. Letrita davanti, a testa alta, con la bellezza che le hanno donato – a lei che mai fu bella – l’orgoglio, la tolleranza e il coraggio. Poi María Luisa, che rileggendo il passo di una lettera di Fernando – il tuo corpo è l’unico posto al mondo dove voglio restare per sempre – troverà la forza di salvare il marito violoncellista dal carcere tremendo di Badajoz.



A pochi passi, Alegría. Tiene per mano la figlia, Merceditas, che di notte ha paura, e sogna che sua madre si faccia bella, che la nonna torni a sedersi sulla sedia in cucina a raccontarle una storia mentre fa lo stufato, che la zia María Luisa parli orgogliosa dei concerti del marito o dei suoi alunni e che Feda si dipinga le labbra e le descriva i balli con Simón. Feda distratta, Feda innamorata. 


"Le labbra di Simón sanno di mare, di pioggia, di montagna, di fiume, di sesso, di un mattino d’estate, di caffelatte. Le labbra di Simón sanno di tutto il bello della vita. Le labbra e il resto del corpo… Come ha potuto vivere due anni senza quel sapore e senza quel corpo?”



Ángeles Caso è nata a Gijón nel 1959, figlia di un filologo che incantava i figli con ballate spagnole del Cinquecento per metterli a letto. Ángeles fa risalire la
sua decisione precocissima di diventare scrittrice al desiderio di dare un finale alla ballata incompiuta del Conte Arnaldo.Alterna il romanzo storico alla narrativa pura, e al centro della sua attenzione c’è sempre il coraggio delle
donne. "Controvento", che racconta la vera storia della sua baby-sitter di Capo Verde, le è valso il Premio Planeta, il premio letterario più ricco del mondo dopo il Nobel.
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