lunedì 21 novembre 2011

Condominio Occidentale

Attori non vedenti portano "alla luce" gli invisibili del nostro tempo. "Condominio Occidentale", successo teatrale della passata stagione liberamente tratto dal romanzo omonimo di Paola Musa, torna a grande richiesta e continua ad esplorare tematiche sociali attuali grazie al lavoro di una compagnia di 16 attori non vedenti, ipovedenti e normodotati. Al Colosseo Nuovo Teatro di Roma (via Capo D’Africa 29, info e prenotazioni 340.6647077 condominio.occidentale@gmail.com), dal 25 novembre al 4 dicembre 2011, sulle musiche originali di Dario Rosciglione, per il soggetto e la sceneggiatura di Paola Musa e Tiziana Sensi, con la regia di Tiziana Sensi e Angelo Libri, lo spettacolo smaschera i diffusi, e banali, preconcetti sulla disabilità ed evidenzia i temi sociali del nostro presente, dalla violenza sulla donna alla vergogna della povertà, dalla solitudine alla contraddizione di una società che promette pari opportunità ed è incapace di mantenere tale impegno. Il progetto teatrale si muove sul doppio binario dell’emergenza sociale e dell’integrazione tra mondo della disabilità e mondo giovanile.


Condominio Occidentale è un campo per senzatetto, un microcosmo dove si alternano le vicende di donne, madri, figli, uomini invisibili. Un universo dove i sentimenti sono destinati a mutare, i rapporti si incrinano e la paura di perdere anche la dignità conduce alla solitudine. Ma Condominio Occidentale è anche una comunità dove gli individui cercano di stare insieme dandosi regole precise e questa testimonianza offre la consapevolezza che per sopravvivere si deve re-inventare un concetto di umanità e che la comunione di intenti si raggiunge solo se si lascia morire l’individualismo.

"Siamo consapevoli che la storia narrata nello spettacolo non può indicare soluzioni a problemi così grandi – dice Paola Musa - ma possiamo portare la nostra esperienza di gruppo teatrale che vive la convergenza di mondi apparentemente lontanissimi e ha scoperto quanto sia vero che prima di definirci società dobbiamo nuovamente riconoscerci come comunità di persone, di individui, con gli stessi bisogni primari e uguale diritto alla dignità". "Questo spettacolo – aggiunge la regista Tiziana Sensi che insieme all’autrice del romanzo ha firmato l’adattamento teatrale - è uno spunto per sensibilizzare i giovani su tali argomenti, affinché l’esperienza dell’altro sia un arricchimento e non motivo di paura e rifiuto. Affinché diventino protagonisti del proprio futuro superando le ingiustizie e tutte le barriere della diversità".
A sostenere il progetto, oltre al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha conferito l’Alta Medaglia allo spettacolo teatrale, alla Comunità Europea e all’Unione Italiana Ciechi che hanno dato il loro Patrocinio già dalla passata stagione, ci sarà quest’anno anche il Ministro della Gioventù che ha intravisto nel progetto uno spunto di riflessione per il mondo dei giovani e ha deciso di offrire una serata ad ingresso gratuito (fino esaurimento posti) il giorno del debutto, venerdì 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In questa occasione, anche l’esibizione speciale di Simona Atzori, ballerina e pittrice di fama internazionale che, pur nata senza braccia, ha trovato la sua espressione artistica nella danza e nella pittura.

E anche quest’anno il Teatro Colosseo diventa un Teatro Senza Barriere: lo spettacolo, grazie alla collaborazione delle società Raggio Verde e EVM, è infatti accessibile a tutti, anche a non vedenti, che vengono dotati di una cuffia a onde radio attraverso cui sono descritte le azioni, i stati d’animo e i paesaggi.
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